Dimissioni e anticipo pensionistico

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 16 Novembre 2017
Aggiornato 14 Dicembre 2017 10:33

Paolo chiede:

Volevo chiedere se, per richiedere l’APe Volontaria avendone i diritti, è necessario essere nello stato di lavoratore o ci si può licenziare e poi richiedere l’APe in un momento successivo.

Per chiedere l’APe Volontaria non è necessario smettere di lavorare. Allo stesso modo, si può richiedere l’anticipo pensionistico senza risultare un lavoratore attivo. Tenga conto, tuttavia, che per accordare il finanziamento, la banca a cui si fa richiesta – una volta ottenuta la certificazione del diritto dall’INPS – potrebbe non concedere il prestito qualora non ritenesse il richiedente finanziariamente in grado di restituirlo.

=> Anticipo pensionistico: quota da restituire

L’Ape volontaria non è infatti una prestazione di welfare ma un anticipo pensionistico, che poi il lavoratore restituisce nel momento in cui matura l’assegno previdenziale. Di conseguenza, teoricamente non è destinato a chi è senza lavoro ma tendenzialmente a chi percepisce uno stipendio, anche se non obbligatoriamente.

Le ricordo i requisiti: 63 anni di età, 20 anni di contributi versati, al massimo 3 anni e sette mesi dal requisito per la pensione di vecchiaia, un assegno maturato pari ad almeno 1,4 volte il minimo.

Tenga presente che ancora non sono aperti i termini per chiedere l’Ape volontaria: pur essendoci il decreto attuativo (150/2017), dovrebbero essere firmate a giorni le convenzioni con banche e assicurazioni e poi uscirà la circolare di prassi INPS che conterrà i dettagli operativi per la presentazione della domanda.

 

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