Nato il 2 agosto del ’56, dipendente a tempo indeterminato dal 1980 (con 1930 settimane di contributi a fine ottobre), gradirei sapere se il riscatto della laurea contribuirebbe a raggiungere i 43 anni e 3 mesi previsti dalla legge.
La risposta è affermativa: il riscatto della laurea consente di raggiungere sia la pensione di vecchiaia sia la pensione anticipata. Le regole fondamentali sono le seguenti: bisogna aver terminato l’università conseguendo il titolo, si possono riscattare solo gli anni previsti dal corso di studi (non gli eventuali anni fuori corso) e se si lavora durante l’università versando i relativi contributi non si possono riscattare i periodi coincidenti con quelli di studio. Ipotizzando che lei abbia frequentato l’università dal 1975 al 1980, per effettuare il riscatto non deve aver versato altri contributi in questo periodo di tempo.
=> Il riscatto pensionistico della laurea
Le ricordo che il riscatto della laurea è oneroso, quindi dovrà effettuare una sorta di conguaglio contributivo (che cresce con la distanza dal conseguimento del titolo di studio).
Una volta effettuata la scelta, l’opzione non è revocabile (quindi, faccia bene tutti i calcoli per capire se le conviene).
I riferimenti normativi sono il decreto legislativo 184/1997 e la legge 247/2007, un utile documento di consultazione può essere rappresentato dalla circolare della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro del 19 settembre 2017, può trovare dettagli ed esempi di calcolo in questo articolo dedicato proprio al riscatto laurea.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz