Ho presentato a giugno domanda di APe Social, essendo disoccupato a seguito di dimissioni per giusta causa da azienda privata, con disoccupazione percepita fino al 2013. Dal 2011 al 2016 sono stato però titolare di P.IVA iscritto alla gestione commercianti e versando i relativi contributi, pur con reddito pari a zero. La domanda è stata respinta e, a seguito di riesame, di nuovo respinta poiché all’INPS risultano contributi negli anni dal 2013 al 2016: non hanno nemmeno verificato il reddito. Secondo voi è corretto?
Il punto critico è la sua attività a Partita IVA, pur con reddito pari a zero. Il diritto all’APe Social ne caso dei disoccupati è limitata agli ex dipedenti ed evidentemente, per l’INPS, lei viene considerato non disoccupato ma in attività come autonomo.
In effetti non percorrerei la strada del ricorso, piuttosto cercherei di contattare l’INPS spiegando bene il caso per capire se in effetti la semplice apertura della partita IVA, pur in assenza di attività e reddito, comporti la perdita dello status di disoccupazione e quindi faccia perdere il requisito per l’accesso all’APE. Il punto da risolvere è esattamente questo, mi pare.
Per il resto ha tutti i requisiti. Quindi, se risolve a suo favore la questione della partita IVA, potrebbe accedere al beneficio previdenziale. Tega presente che se riesce a ottenere un parere in tempi brevi, può ripresentare domanda, i termini sono aperti fino al 30 novembre.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz