Sono nato nel 1959, ho iniziato a lavorare nel 1974, in Germania, all’età di 19 anni avevo quasi 4 anni di contributi versati, dal 1984 vivo e lavoro in Italia, a giugno del 2018 maturo 41 anni di contributi versati. Nel 2018, Luglio, avrei raggiunto 41anni di contributi ma ci sono 10 anni di contribuzione estera (Germania) che l’INPS non vuole riconoscere. Attualmente sono Agente di commercio iscritto all’ENASARCO. Ho diritto alla Pensione per i precoci?
Le norme sulla pensione anticipata precoci prevedono la validità dei contributi eventualmente versati all’estero. La circolare applicativa INPS (99/2017) chiarisce esplicitamente che, ai fini della maturazione del requisito contributivo, sono utili i periodi di lavoro all’estero riscattati. Il problema potrebbe quindi riguardare il fatto che lei non ha riscatto i contributi pagati in Germania.
Quindi, lei deve chiedere all’INPS qual è la procedura esatta da seguire per far valere i contributi versati in Germania. Solo dopo aver effettuato l’adempimento di riscatto, potrà probabilmente chiedere la pensione anticipata precoci. Credo che la procedura corretta da servire sia quella della totalizzazione dei contributi, che è prevista per chi ha lavorato in paesi UE, e consente di sommare i periodi di contributi non coincidenti. Il paletto fondamentale è rappresentato dal fatto che è necessario aver versato almeno un anno id contributi nel paese estero, cosa che lei ha fatto. L’altra regola fondamentale è che i contributi non devono essere sovrapposti. Se lei mentre versava contributi in Germania aveva una posizione contributiva aperta anche in Italia, non può procedere alla totalizzazione.
Se invece i periodi di contributi versati in Germania non coincidono con altri versamenti previdenziali in Italia, non dovrebbero esserci problemi, nel senso che l’INPS dovrebbe riconoscerli come validi ai fini della maturazione della pensione anticipata precoci.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz