Ho presentato domanda a giugno come precoce con 41 anni di contributi (la prima settimana di agosto ho superato la soglia delle 2132 settimane contributive).
Ieri, 3 ottobre, tramite il mio PIN personale INPS ho verificato che la mia domanda è stata accolta con la dicitura “Si diritto se rientra tra gli ammessi”; il 4 ottobre mi reco alle sede INPS di competenza e mi viene detto che ho raggiunto i requisiti richiesti dalla normativa ma devo aspettare l’invio della lettera INPS che mi comunica la graduatoria nella quale rientro. Se in prima istanza l’INPS ha valutato che rientro nei requisiti immagino che richiesti avrà già stilato una graduatoria: perché aspettare fisicamente la lettera per presentare la domanda vera e propria?
Il motivo per cui lei deve aspettare la graduatoria è che la risposta, positiva, che lei ha ricevuto dall’INPS, in effetti certifica il possesso dei requisiti per accedere alla pensione anticipata precoci che lei ha chiesto, ma non le garantisce ancora che potrà effettivamente percepire l’assegno previdenziale nel 2017. Il motivo sono le risorse disponibili. In pratica, coloro che hanno i requisiti avranno accesso al trattamento nel 2017 fino a esaurimento delle risorse finanziarie stanziate dalla manovra di Bilancio 2017.
=>APE e Precoci in attesa di graduatoria INPS
Se, del tutto ipoteticamente, le domande degli aventi diritto con certificazione positiva superassero le risorse disponibili, lei potrebbe non rientrare nella graduatoria 2017. Deve quindi aspettare il 15 ottobre, data entro la quale l’INPS terminerà il monitoraggio della domande e comunicherà la graduatoria.
Le specifico due cose: nel caso in cui lei non rientrasse nella graduatoria 2017, inizierà a percepire la pensione nel 2018: si tratta di uno slittamento, non di una risposta negativa. Il criterio con cui l’INPS stabilisce eventuali priorità è la distanza dalla pensione, privilegiando coloro che sono più vicini alla pensione anticipata precoci. A parità di questo requisito, viene considerata la data di presentazione della domanda.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz