Sono un ex lavoratore a tempo indeterminato con 40 anni di contributi. Sono nato il 10/07/1959. H letto che con 41 anni potrei andare in pensione: sono precoce (ho 12 mesi di contributi prima del 19°anno di età) e attualmente sto usufruendo della NASpI in quanto licenziato. Se vinco la causa devo rientrare al lavoro: quel punto, se non bastassero più i 41 anni di contributi, quanto ancora dovrei aspettare?
In effetti, per utilizzare la pensione anticipata precoci con 41 anni di contributi deve aspettare di terminare il sussidio, al quale deve seguire un trimestre di inoccupazione. Se invece lei rientra al lavoro, deve aspettare di raggiungere il requisito per la pensione anticipata, che per gli uomini è pari a 42 anni e dieci mesi di contributi.
=> Requisiti pensione anticipata fino al 2019
In pratica, quindi, c’è una differenza di un anno e dieci mesi fra le due tipologie di pensione. Certo, sarebbe per lei più vantaggiosa la pensione anticipata precoci, che non prevede decurtazioni rispetto al trattamento ordinario, ma si matura prima. Dovrebbe comunque aspettare il 2019, mi pare di capire, perché al momento non ha la contribuzione necessaria (41 anni), e non ha terminato di percepire la NASpI.
=> Pensione precoci senza scadenze
A quel punto, potrebbe intervenire un nuovo innalzamento del requisito a causa dello scatto legato alle aspettative di vita, perché il prossimo scatto è previsto appunto per il 2019. E’ in corso un negoziato fra governo e sindacati per congelare questo innalzamento, nell’attesa di mettere a punto un nuovo sistema per adeguare l’età pensionabile alle aspettative di vita senza impattare troppo negativamente sulla flessibilità in uscita.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz