Lavoro come dipendente per una ditta privata dal 2004. Vorrei un anticipo del mio TFR. Ho letto che sarebbe possibile ritirare il 70 % dell’importo ma solo per acquisto prima casa. Ho un appartamento di proprietà al 50% con mio marito ma vorrei acquistarne un altro nello stesso comune.
La legge prevede che l’anticipo del TFR – da non confondere con la misura sperimentale che fino al 2018 consente di richiedere in busta paga una quota del TFR maturando – possa essere chiesto, come lei giustamente rileva, per l’acquisto della prima casa, oppure per eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche. La normativa di riferimento è l’articolo 2120 del Codice civile.
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Attenzione, però: non si tratta di un divieto di anticipo del TFR per altri motivi. Anzi, lo stesso articolo del Codice civile prevede che i contratti collettivi di lavoro possano prevedere condizioni migliorative. Quindi, innanzitutto le consiglio di verificare se nel suo contratto ci sono disposizioni che possono andare incontro al suo caso. In secondo luogo, provi comunque a chiedere all’azienda la disponibilità a versarle un anticipo sul TFR, non ci sono norme che lo vietano (anche in mancanza di eventuali riferimento specifici nel contratto nazionale).
Per il resto, la norma prevede le seguenti condizioni: bisogna essere assunti da almeno otto anni dallo stesso datore di lavoro, l’anticipo TFR può arrivare fino al 70%, l’impresa soddisfa le richieste nella percentuale del 10% (e comunque nella percentuale del 4% dei dipendenti). L’anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e viene detratta, a tutti gli effetti, dal trattamento di fine rapporto.
Ripeto: queste sono le condizioni che la legge impone alle imprese di soddisfare, ma non escludono trattamenti migliorativi. Quindi, provi comunque a fare la richiesta.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi