Ho 63 anni, oltre 41 di contributi, licenziato nel 2013. Ho percepito l’ASPI per 12 mesi, poi ho aperto la partita IVA senza superare il limite di fatturato di 4800 euro annui fio al 2016. L’INPS mi ha continuato a mandare i bollettini per il pagamento dei contributi volontari che credo indichino il permanere del mio stato di disoccupazione. Ho presentato domanda per l’APe Social a maggio: ne ho diritto?
Mi riservo di fare ulteriori verifiche ma, in linea di massima, credo che la sua attività a partita IVA possa essere compatibile con la richiesta di APe Social: il requisito fondamentale è il permanere dello stato di disoccupazione. Se lei è ancora iscritto nelle liste dei centri per l’impiego, dovrebbe avere tutti i requisiti.
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C’è però un problema relativo alla presentazione della domanda: non capisco come abbia potuto inviarla a maggio, il decreto attuativo e la circolare INPS che hanno dato il via libera alla possibilità di presentare richiesta per ottenere il beneficio previdenziale sono stati pubblicato lo scorso 16 giugno.
Se lei ha presentato domanda a maggio ha probabilmente utilizzato un canale non corretto. Se invece si tratta di un refuso, e la sua domanda è stata validamente presentata dopo la pubblicazione del decreto attuativo (ed entro il termine del 15 luglio), deve solo aspettare la risposta dell’INPS.
I requisiti che lei cita mi pare le consentano di accedere all’APe social: la priorità viene data a chi è più vicino alla maturazione della pensione, e a lei mancano un anno e dieci mesi al raggiungimento del requisito per la pensione anticipata (per gli uomini, 42 anni e dieci mesi).
=> Domanda APe Social sul sito INPS
Nel caso in cui invece abbia effettivamente inviato la domanda a maggio, deve procedere a un nuovo invio. I termini sono scaduti ma, se avanzeranno delle risorse, l’INPS prenderà in considerazione anche le domande inviate entro il prossimo 30 novembre 2017. Oppure, può provare l’anno prossimo, inviando la domanda entro il 31 marzo 2018.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz