Sono una precoce e lavoro nella pubblica amministrazione. Ho 56 anni e 39 di contributi. Purtroppo non rientro nell’APe Social ma posso andare in pensione a 60 anni nel 2020 con 42 ani di contributi senza penalizzazioni?
In effetti, non rientrando nelle quattro situazioni previste per chiedere la pensione precoci, dovrà attendere di maturare il requisito pieno per la pensione anticipata, che è pari a 41 anni e dieci mesi. Potrebbe scattare un nuovo adeguamento alle speranze di vita nel 2019, ma al momento il condizionale è d’obbligo perché c’è specifica richiesta dei sindacati, nell’ambito del negoziato con il Governo sulla Riforma pensioni, di bloccare questo automatismo.
=> Donne: formule di pensione anticipata
La pensione anticipata precoci, contrariamente all’Ape Social e Volontaria, non è una misura sperimentale per il biennio 2017-2018, ma una norma strutturale per consentire a chi ha almeno un anno di contributi versati entro il compimento del 19esimo anno di età, di ritirarsi in anticipo (con 41 anni di contributi, requisito analogo per uomini e donne).
Come lei giustamente rileva, bisogna però rientrare in una delle quattro fattispecie previste anche per l’Ape Social: disoccupati che hanno terminato il sussidio da almeno tre mesi, caregiver, lavoratori con disabilità pari almeno al 74%, addetti a mansioni usuranti.
Nessuno di questi è il suo caso, quindi in mancanza di novità, lei dovrà aspettare i 41 anni e dieci mesi di contributi per la pensione anticipata. Le penalizzazioni sono state abolite dalla Legge di Bilancio 2017 (articolo 1, comma 194 della legge 232/2016).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz