Se con la mia azienda concordassi l’anticipo dei due anni di contributi che mi mancano per ritirarmi dal lavoro, l’INPS mi accorderebbe la pensione?
La data della pensione non cambia: lei inizierà a percepire l’assegno previdenziale quando maturerà i requisiti, indipendentemente dall’accordo aziendale. Quindi, lei prenderà la pensione fra due anni (mi pare che sia questo il tempo che le manca alla maturazione del requisito), durante i quali sarà coperto dalla somma che le verserà l’azienda.
L’APe Aziendale prevede un meccanismo simile ma più complesso: il lavoratore chiede l’anticipo pensionistico, che gli viene versato dall’INPS e che poi dovrà restituire con rate ventennali quando maturerà l’assegno previdenziale. L’impresa continua a versare i contributi, in modo da alzare l’importo della pensione, contribuendo quindi a ridurre, o ad azzerare, il costo del beneficio.
Le faccio presente che, nel caso in cui nella sua azienda sia in corso una ristrutturazione aziendale, e se ci sono più di 15 dipendenti, c’è anche un altro strumento attivabile, il cosiddetto incentivo all’esodo Fornero, per cui l’azienda paga per tutto il tempo che manca alla pensione (fino a un massimo di quattro anni, quindi lei rientra), una cifra pari alla pensione, e continua a pagare i contributi. Può trovare informazioni a questo link:
=> APe aziendale ed esodo Fornero, le differenze
L’APe aziendale entreràà in vigore nelle prossime settimane, dopo che sarà pubblicato il decreto attuativo sull’APe volontaria (che contiene anche le misure relative a questa forma di anticipo pensionistico pagata dall’impresa). Il decreto è stato già firmato dal presidente del Consiglio, mancano però le convenzioni con banche e assicurazioni.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz