Il 15 ottobre è la data entro la quale l’INPS deve necessariamente rispondere, ma certamente le domande vengono lavorate man mano che arrivano, a partire dal 15 luglio (che è la data entro la quale bisogna necessariamente presentarle). Quindi, per rispondere con precisione alla sua domanda, è certamente possibile (anzi, probabile), che le risposte dell’INPS a coloro che presentano domanda entro la scadenza del 15 luglio, arrivino ben prima di ottobre. Questo consente anche di iniziare prima a percepire l’APe (l’assegno, lo ricordiamo, viene riconosciuto a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda definitiva).
Comunque, l’INPS inizierà a lavorare le domande a partire dal prossimo 15 luglio. L’operazione è certamente complessa, perché la priorità non va a chi ha presentato prima l’istanza, ma a chi matura prima il requisito per la pensione vera e propria. Significa che l’istituto di previdenza, prima di iniziare a rispondere, dovrà aver lavorato tutte le domande arrivate entro la scadenza del 15 luglio, per stabilire l’esatto criterio di priorità.
Come è noto, l’Ape Social viene riconosciuto fino a esaurimento delle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio. Gli aventi diritto eventualmente in eccesso, rischiano di veder slittare il trattamento al 2018. Viceversa, se le domande presentate entro il termine del 15 luglio non esauriranno le risorse, l’INPS prenderà in considerazione anche istanze presentate in data successiva, ma comunque entro il 30 novembre 2017.
Hai una domanda che vorresti fare ai nostri esperti?
Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz