Sono un lavoratore precoce, nato il 10/01/1959, a ottobre 2017 maturerò 42 anni e 10 mesi di contributi. Volevo utilizzare la normativa del lavoro usurante (azienda di trasporto pubblico locale, personale viaggiante) ma al patronato mi rispondono che per il lavoro usurante bisogna avere l’età di anni 61 e 7 mesi per sommare la quota 97. Posso comunque presentare la domanda per lasciare avendo anche i famosi 12 mesi di contributi prima degli anni 19?
Sì, lei dovrebbe essere inserito fra i lavoratori precoci. Il riferimento legislativo è il comma 199 della Legge di Stabilità, in base al quale i requisiti per questa tipologia di pensione anticipata sono: 41 anni di contributi, un anno prima del 19esimo di età, l’appartenenza a specifiche categorie di lavoratori, fra cui quelli usuranti. Questo, in base alla nuova possibilità di pensionamento per i precoci introdotta dalla Riforma in Legge di Stabilità.
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La normativa sui lavori usuranti è diversa: anche qui è intervenuto un cambiamento con la Legge di Stabilità, che ha abbassato l’asticella per consentire l’accesso a un maggior numero di lavoratori. In questo caso, il riferimento sono i commi 206 e seguenti della manovra. E’ questa, con ogni probabilità, la norma a cui hanno fatto riferimento i patronati a cui si è rivolto lei: il requisito, infatti, è la quota 97,6 (per i lavoratori dipendenti), con almeno 61 anni e sette mesi di età e 35 anni di contributi.
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Sono due norme diverse: se lei aveva 41 anni di contributi prima dei 19 anni rientra fra i lavoratori precoci, quindi può andare in pensione nel 2017 con 41 anni di contributi.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz