Recentemente ho fatto ricorso per la maggiorazione all’assegno sociale ma l’INPS sostiene che non devo superare certi livelli di reddito anche da singolo, pur non raggiungendo il tetto massimo per i coniugati. Ma se sono coniugato, cosa c’entra l’ipotesi da singolo nel calcolo? E’ veramente cosi?
Per avere diritto alla maggiorazione dell’assegno sociale, anche nel caso in cui il pensionato sia coniugato, questi non deve individualmente superare il limite di reddito previsto. In più, c’è una soglia di reddito che non si può superare sommando anche il reddito del coniuge.
Nel dettaglio, per quanto riguarda la maggiorazione sociale prevista dalla legge 388/2000, il pensionato coniugato non può superare il tetto annuo di reddito individuale (5824,91 euro). La somma del reddito del pensionato e di quello del coniuge non deve superare 12.349,48 euro: per quanto riguarda la maggiorazione prevista dalla legge 448/2001 (il cosiddetto incremento al milione per chi ha almeno 70 anni di età), la prima condizione è analoga, quindi il pensionato non deve avere un reddito superiore al tetto massimo individuale, che resta a quota 5824,91 euro, mentre la somma con il reddito del coniuge non può superare 11.649,82 euro.
Come vede, in entrambi i casi è previsto che il reddito del richiedente, anche se coniugato, non possa superare il limite individuale.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz