Mia sorella lavora da anni presso una Srl con un’interruzione e ripresa del contratto nel 2010. Durante questi anni ha ricevuto lo stipendio decurtato dei contributi. Insomma, in busta paga c’era una cifra ma in realtà prendeva meno.
L’azienda è ora in liquidazione e ha fatto firmare le dimissioni ai dipendenti per farli riassumere da una nuova Srl: in questo passaggio sono passati da un contratto a tempo indeterminato ad uno a tempo determinato. Il TFR si sono “impegnati” a dilazionarlo nelle nuove buste paga.
Mi chiedo, è possibile, chiusa la Srl, recuperare il maltolto?
Una situazione come quella descritta richiede il coraggio di essere affrontata con la forza degli strumenti legali presenti nel nostro ordinamento giuridico, a costo di perdere il posto di lavoro. Un atteggiamento tanto irregolare quanto sfrontato da parte del datore di lavoro, sulla base della mia esperienza, non consente di poter immaginare una soluzione concertata tra le parti.
Non vedo alternative alla denuncia da presentare alla Direzione del Lavoro territorialmente competente o direttamente alla Magistratura, con l’eventuale ausilio di un consulente del lavoro, avvocato o rappresentante sindacale.
È opportuno e non scontato prevedere di poter dimostrare quanto specificato nel quesito posto alla nostra attenzione.
Michele Bolpagni – Consulente del Lavoro
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