“Pubblichiamo un estratto dell’indagine condotta da Assicom S.p.A. sui debitori delle aziende del Triveneto”.
La crisi economica ha certamente cambiato le abitudini e le poche certezze in materia di credito, evidenziando come quei partner commerciali considerati un tempo più affidabili abbiano determinato, negli ultimi anni, le maggiori problematiche. E’ ciò che emerge dall’indagine sui debitori delle imprese del Triveneto svolta da Assicom S.p.A., specialista nel recupero crediti e nella prevenzione del rischio.
Frutto non solo della marcata e lunga congiuntura economica ma anche di una persistente situazione di difficile accesso al credito, l’aumento delle insolvenze nel Triveneto si è concentrato proprio nelle aree un tempo considerate le più sicure, vale a dire tra le società di capitali e tra le aziende ubicate nella stessa area geografica del creditore.
L’analisi di Assicom è stata condotta su debitori delle imprese del Triveneto nell’arco temporale da inizio 2007 fino a marzo 2011 ed ha verificato sia l’evoluzione del profilo delle aziende debitrici che quella delle politiche aziendali delle aziende creditrici.
Forma giuridica
In Veneto il peso delle Spa tra i “cattivi debitori” è aumentato dal 2007 al 2010 del 9%, passando dal 27,8% al 36,8%; allo stesso modo si è sviluppata la situazione in Friuli Venezia Giulia, dove il dato relativo al 2010 si attesta al 35,1% (+8,4% rispetto al 2007). Meno evidente il fenomeno in Alto Adige, dove il peso delle Spa debitrici è cresciuto fino al 2010 ma in modo meno marcato (+4,8% sul dato del 2007) e pressochè inesistente invece in Trentino, regione in cui spicca l’incidenza delle ditte individuali debitrici (+13,9% nel 2010 rispetto al 2007).
Come conseguenza della minore affidabilità la richiesta di informazioni commerciali ha visto nel 2010 uno spostamento generale verso le società di capitali: rispetto al 2007 infatti si è registrato un aumento del 9,5% in Veneto, 6,1% in Friuli Venezia Giulia e 0,7% in Alto Adige. Riconfermato anche il dato per quanto riguarda il Trentino, che ha registrato un’evoluzione nelle azioni preventive del 10,7% nei confronti delle forme giuridiche “minori” già rilevate in precedenza come “cattivi debitori”.
Area geografica
Dal punto di vista territoriale, il dato della corregionalità riflette un trend comune del Triveneto: eccezion fatta per l’Alto Adige, che registra nel primo trimestre del 2011 un calo del 7,8% di cattivi debitori nella propria regione, le altre tre regioni hanno visto ad inizio 2011 un notevole incremento dei debitori nella loro area geografica rispetto al 2007 (Veneto +3,9%, Friuli Venezia Giulia +3,5% e Trentino +4,8%).
Il quadro generale che emerge dall’analisi condotta da Assicom mette in evidenza l’utilità di una gestione del credito dell’intero portafoglio clienti per minimizzare i possibili effetti negativi dell’attuale situazione del mercato.
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