Dl Lavoro: tutti gli incentivi approvati dal Governo

di Barbara Weisz

Pubblicato 26 Giugno 2013
Aggiornato 22 Settembre 2013 19:54

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Il Governo approva il Decreto Legge che stanzia i fondi per incentivare tra le aziende l'assunzione di giovani, disoccupati, over 50 o disabili, favorendo l'imprenditoria giovanile, l'occupazione nel Mezzogiorno e la flessibilità nei contratti.

Il governo Letta approva in CdM il primo Pacchetto Lavoro (in forma di Decreto Legge) con gli incentivi e le agevolazioni per le aziende finalizzati a favorire l’occupazione (soprattutto di giovani), tra cui:

Contratti pause pre-riforma Fornero (10-20 giorni) per quelli a termine; flessibilità in entrata per favorire i rinnovi; paletti per scoraggiare gli abusi.

  • Assunzioni agevolate: decontribuzione alle imprese per la stabilizzazione di under 30; incentivi per l’assunzione di disoccupati e over 50; contributi per l’imprenditorialità, ecc.

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Corsia preferenziale per il Mezzogiorno, principale destinatario del plafond da 1 miliardo e mezzo di euro (reperiti tra fondi europei e risorse nazionali). Il premier Enrico Letta esplicita l’obiettivo dell’Esecutivo: «aiutare in 18 mesi 200mila giovani, con una maggiore intensità nel Centro-Sud».

Scarica “Il Mezzogiorno al Lavoro”

Le misure approvate

Decontribuzione per stabilizzazione di giovani. Gli incentivi sono destinati a imprese (con priorità al Mezzogiorno) che assumono giovani fra 18 e 29 anni, disoccupati da almeno sei mesi e senza titolo di scuola superiore, che vivono soli con una o più persone a carico (secondo il ministro Giovannini, la misura coinvolgerà 100mila giovani). Si prevede azzeramento totale dei contributi, per 18 mesi in casi di assunzione a tempo indeterminato e per 12 mesi se si tratta di trasformazione da tempo determinato, in entrambi i casi con un tetto massimo di 650 euro al mese per ogni assunto.

Incentivi per assunzione. Sono previsti per le assunzioni di disoccupati da almeno 12 mesi, di lavoratori con oltre 50 anni, o diversamente abili.

Contratti a termine. Gli intervalli, che la Riforma Fornero aveva innalzato a 60-90 giorni, tornano al livello precedente (10 e 20 giorni, a seconda che il contratto duri o meno più di sei mesi).

Contratti flessibili. Sono state decise misure che secondo il ministro Giovannini vanno nel senso della «flessibilità buona» (nei contratti a tempo determinato), mentre vengono irrigiditi i paletti per altre tipologie (come il lavoro intermittente) per evitare abusi.

Co.co.pro. Estesa alle collaborazioni a progetto la norma della Riforma del Lavoro Fornero contro le dimissioni in bianco.

Neet (Not in employment, education or training). Per sitmolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani che non studiano e non lavorano, sono previsti tirocini formativi con stage presso le aziende, finanziati con borse di studio, coinvolgendone 170mila nel Mezzogiorno.

Incentivi imprenditorialità giovanile. Similmente al “prestito d’onore”, si stanziano 80 milioni per incentivare l’apertura di attività nel Mezzogiorno, con incentivi specifici per cooperative fra giovani relative a servizi ambientali, sociali, culturali.

Carta per l’inclusione sociale. Intervento che interessa circa 170mila soggetti (non sostituisce la social card, che viene prorogata, e riguarda 425mila persone).

Il ministro dell’Economia Saccomanni ha spiegato che le coperture finanziarie, per gli interventi sul lavoro e per lo slittamento dell’aumento IVA da luglio a ottobre (leggi qui) non comportano aggravio per i cittadini (si tratta di una complessità di strumenti, fra cui l’utilizzo di fondi europei inutilizzati).

Fra i primi commenti, quello della segretarie della Cgil, Susanna Camusso, positiva sul fatto che il provvedimento degli incentivi «si rivolga ad assunzioni a tempo indeterminato, a trasformazioni di contratti precari in contratti a tempo indeterminato».

Per approfndimenti, leggi il Comunicato Stampa del Governo.