Esodati, ammortizzatori sociali (cassa integrazione in testa), fondi per PMI: dopo che i dieci Saggi nominati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano hanno indicato le priorità economiche che il prossimo governo dovrà affrontare (leggi qui), le parti sociali iniziano a lavorare sul primo fronte, quello degli ammortizzatori sociali.
Ammortizzatori 2013
Il primo problema è il finanziamento della cassa in deroga per il 2013: ci vuole almeno un altro miliardo e per il ministro del Lavoro Elsa Fornero addirittura la cifra potrebbe non essere sufficiente.
La questione, sul tavolo ministeriale al vertice convocato per il 16 aprile con imprese e sindacati. non dovrebbe necessitare di alcuna manovra aggiuntiva, confermando le previsione precedentemente formulate dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli.
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Nuovo Governo
Il ministro ha confermato che il Governo, pur in carica solo per l’ordinaria amministrazione, non rimarrà con le mani in mano: «io posso promettere questo, e lo farò: finché sarò al ministero mi impegnerò al massimo per trovare almeno parte delle risorse necessarie».
Intanto, per lavorare sulle altre priorità indicate dai Saggi, si dovrà eleggere il nuovo Governo. E prima ancora il presidente della Repubblica: il parlamento si riunirà in seduta comune il 18 aprile. L’intenzione è arrivare all’elezione prima delle festività di 25 aprile e 1 maggio, ma è possibile che i tempi siano più lunghi.
A quel punto, sarà il nuovo Capo dello Stato a decidere a chi affidare l‘incarico di governo: se non si riuscirà a trovare una maggioranza in Parlamento, il nuovo presidente avrà il potere di sciogliere le Camere (cosa che Napolitano non può fare essendo nel semestre bianco di fine mandato).
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Priorità dei Saggi
Le priorità indicate dai saggi servono a identificare gli elementi di accordo fra i partiti in Parlamento per facilitare il compito del nuovo presidente nel conferimento dell’incarico. Le misure indicate riguardano i costi della politica, le riforme, anche istituzionali (sistema elettorale), e l’economia.
- Pagamento dei debiti della PA alle imprese (come già previsto dal recente Dl del governo, leggi qui).
- Più soldi al Fondo centrale di garanzia per le PMI, per consentire maggior credito per circa 30 miliardi (fra l’altro, si sottolinea che proprio oggi, 15 aprile, un monito alle banche che applicano condizioni troppo restrittive nel credito alle aziende è arrivata dal presidente della Bce, Mario Draghi).
- Rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga, il capitolo su cui sta continuando a lavorare anche questo governo: individuato un fabbisogno di un miliardo per il secondo semestre 2013.
- Platea Esodati una volta per tutte, per capire quanti sono i lavoratori rimasti senza stipendio e senza pensione dopo la Riforma Fornero contenuta nel Salva Italia di fine 2011; definizione di eventuali interventi normativi per evitare il ripetersi di situazioni analoghe e iniziative per sostenere chi è rimasto senza lavoro in un’ottica di solidarietà intergenerazionale (vai allo speciale esodati).
- Altre tematiche: credito d’imposta per i lavoratori a bassa retribuzione, miglior utilizzo dei fondi europei per stimolare l’occupazione giovanile e femminile (ad esempio per il telelavoro), cambiamenti alla Riforma del Lavoro su contratti a termine (proposto l’alleggerimento dei paletti) e apprendistato.
Infine, per quanto riguarda le parti sociali, in corso ci sono prove di dialogo su più fronti (leggi qui). Il vertice di Piccola Industria del 12 e 13 aprile a Torino ha visto sia il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sia Cgil, Cisl e Uil spingere sul tasto della necessità di pensare a una sorta di agenda possibile sui problemi più urgenti del mondo delle imprese e del lavoro. Anche qui, partendo dalle proposte dei saggi.