Riaffermare la centralità delle imprese, creare lavoro, alimentare la crescita: eccolo il Piano di Confindustria per rilanciare l’economia. Una “terapia d’urto” che prevede di ridurre burocrazia e tasse, sostenere gli investimenti nelle imprese e la produttività con una innovativa la proposta sul lavoro: 40 ore in più all’anno, pagate il doppio grazie a incentivi fiscali.
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Il Piano di Confindustria
- pagamento immediato alle PMI di 48 mld di debiti commerciali della PA,
- taglio del costo del lavoro nel Manifatturiero dell’8%,
- abolizione IRAP sull’occupazione per tutti i settori,
- riduzione IRPEF per i redditi bassi e aumento dei trasferimenti agli incapienti,
- riduzione del costo dell’energia,
- aumento del 50% degli investimenti in infrastrutture,
- sostegno agli investimenti in ricerca e nuove tecnologie.
Come si ottiene tutto questo? Con i tagli spesa pubblica (in una parola, spending review), dismissioni e privatizzazioni, armonizzazione degli oneri sociali, riordino degli incentivi alle imprese, aumento della lotta all’evasione fiscale recuperando il 10% all’anno e armonizzazione delle aliquote ridotte IVA per reperire le risorse da destinare alla riduzione IRPEF.
Riforme
- Titolo Quinto della Costituzione (calibrando meglio il Federalismo)
- Pubblica Amministrazione più al servizio delle imprese
- Stato di diritto contro gli abusi
- Flessibilità nel Lavoro
- Semplificazioni e sgravi per le imprese
=>Confronta con l’Agenda politica dei candidati alle Elezioni 2013
Obiettivi economici al 2018
Si tratta di un piano strutturato e di lungo respiro con proposte concrete, anche di riforma. Una «tabella di marcia fino al 2018», con l’obiettivo di mobilitare 316 miliardi di euro in cinque anni, portare la crescita al 3% e alimentare l’occupazione.
- Crescita al 3% e + 156 mld di euro di PIL in 5 anni al netto dell’inflazione
- Occupazione al 60,6% (+4%) pari a 1,8 milioni di unità, disoccupazione in calo all’8,4% (dal 12,3% stimato nel 2014)
- Peso dell’industria: al 20% del valore aggiunto dell’economia (dal 16,7% attuale), +55,8% di investimenti e +39,1% di esportazioni (al 36,7% del PIL)
- Reddito medio per famiglie con lavoro dipendente: + 3.980 euro reali
- Inflazione stabile all’1,5%
- Produttività in aumento dell’1% medio annuo
- Conti pubblici: deficit sostituito da un consistente surplus, debito al 103,7% (ampliamento sotto il 111,6% chiesto dall’Europa), pressione fiscale al 42,1% (dal 45,1%), spese correnti al 36,9% (dal 42,9%)
Il Piano per le PMI
In questa campagna elettorale, il mondo imprenditoriale sta facendo di più che lanciare appelli ai candidati: sta esprimendo una volontà propositiva che aspira a farsi sentire: il piano di Confindustria va a braccetto con le iniziative di Rete Imprese Italia (in rappresentanza delle PMI):
=>Leggi il programma di politica economica di Rete Imprese Italia
L’associazione ha a sua volta presentato un documento di analisi della situazione economica e prepara un progetto di riforma da presentare durante la Giornata di Mobilitazione indetta per lunedì 28 gennaio.