Secondo la nota di assestamento al bilancio INPS 2012 il deficit imputabile al soppresso INPDAP (confluito nell’istituto nazionale di previdenza sociale per effetto del Salva Italia) «comporterà un problema di sostenibilità dell’intero sistema pensionistico pubblico».
Come a dire: se in Italia le future pensioni dei lavoratori sono a rischio è per colpa della cattiva gestione previdenziale nel pubblico impiego in tutti questi anni.
Come calcolare la pensione futura INPS e INPDAP
Il ministro del Lavoro Elsa Fornero sminuisce i problemi di accorpamento INPS delle gestioni ex ENPALS (lavoratori dello spettacolo) ed ex INPDAP (dipendenti pubblici): «i costi della previdenza scenderanno man mano che si realizzeranno i risparmi prodotti dalla riforma pensionistica».
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Ma i conti, intanto, parlano chiaro.
Bilancio INPS e INPDAP
Qual è il reale impatto del SuperInps sui conti INPS 2012? L’INPS chiuderà il 2012 in rosso (sotto di quasi 9 miliardi di euro) con una situazione patrimoniale netta ridotta drasticamente, da 41 a 25 mld. E tutto questo si deve esclusivamente all’accorpamento della gestione INPDAP , mentre i conti ENPALS contribuiscono positivamente al bilancio.
Le stime sul bilancio 2012 sono state infatti corrette al ribasso, rispetto al disavanzo di 4,49 mld di euro previsto inizialmente, a causa del deficit INPDAP di 5,8 mld di euro.
Blocco del turn over
Fra gli elementi che appesantiscono il sistema pensionistico spicca il rapporto fra lavoratori e pensionati: i primi (che pagano i contributi) diminuiscono, mentre i secondi (che usufruiscono delle prestazioni) aumentano.
Il fenomeno è evidente fra i dipendenti pubblici ed«imputabile al blocco del turn over che ha impedito di assumere nel caso in cui non veniva rispettato il patto di stabilità».
Il Civ (consiglio di indirizzo e vigilanza Inps) ha sollecita adeguati interventi correttivi da parte del Governo per sanare il disavanzo economico e patrimoniale e garantire la sostenibilità della spesa pensionistica.
Tuttavia, il presidente INPS, Antonio Mastrapasqua si mostra sicuro: «lo Stato ha sempre fatto fronte al piano dei disavanzi anticipando finanziariamente le risorse necessarie. Non c’è nessun allarme e nessun problema».