Giornata decisiva per il Ddl di Riforma del Lavoro: accordo di massima raggiunto tra governo e partiti di maggioranza per arrivare all’approvazione entro il 28 giugno.
Intesa vincolante
L’intesa di massima è di natura vincolate: sì allo stesso testo già approvato finora (per non perdere tempo con la discussione di troppi emendamenti) ma con la clausola di poter integrare i correttivi richiesti in tema di esodati, ammortizzatori sociali e flessibilità in entrata (assunzioni), considerato che l’Esecutivo si è mostrato aperto ad operare eventuali «aggiustamenti» su questi temi, senza dogmatismi.
Le richieste
Le richieste del Pdl riguardano soprattutto i contratti a termine per i dipendenti delle agenzie di somministrazione e un ammorbidimento sui paletti per l’Apprendistato.
Il Pd vuole invece rinviare di un anno l’Aspi (la nuova assicurazione sociale per l’impiego, che sostituisce buona parte degli attuali ammortizzatori, come la mobilità) e rafforzare gli ammortizzatori per i precari (mini Aspi), otre a insistere sul nuovo provvedimento in materia di esodati.
Sul fronte parti sociali, ad alimentare il dibattito ci ha pensato il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il quale ha definito la riforma «una vera boiata» ma aggiungendo che bisogna «prenderla così» per rispettare la scadenza con il Consiglio Ue di fine giugno, rimandando a dopo gli eventuali correttivi.
«Sono sicura che si ricrederà» ha commentato il ministro Fornero.
Tempi di approvazione
Se il Governo accetterà tutto, i capigruppo dovrebbero mettere in calendario il 25 giugno la discussione del Ddl di Riforma del Lavoro e il Governo potrebbe chiedere la fiducia da votare il giorno dopo, stimando il voto finale per il 27 giugno dopo gli ordini del giorno.
Il ministro Elsa Fornero è disposta ad approvare la Riforma entro i prossimi giorni: «parlamento e parti sociali saranno con noi». Il monitoraggio dell’avviamento operativo delle norme servirà a calibrarne l’applicazione nel difficile contesto recessivo. Dunque, tutto sta a capire come gli eventuali cambiamenti saranno messi in pratica.
La conferenza dei capigruppo per aggiornare il calendario dei lavori alla Camera sul testo del Ddl Lavoro è prevista per il 21 giugno, preceduta dalle riunioni tra Angelino Alfano (Pdl) e Pierluigi Bersani (Pd) e volte a stabilire l’intesa definitiva.