Ecco tutte le procedure INPS per coloro che vanno in pensione anticipata dal primo gennaio 2015 e maturano il requisiti di anzianità contributiva entro la fine del 2017: sono descritte nella circolare INPS 74/2015, che di fatto comprende tutte le novità in materia previdenziale previste dalla Legge di Stabilità. Una prima parte è dedicata al tetto massimo delle pensioni di coloro che calcolano la quota amturata dal 2012 con il contributivo (non si può più superare l’80% dell’ultima retribuzione, ovvero il limite previsto dal regime retributivo), mentre la seconda parte riguarda la pensione anticipata.
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Pensione anticipata senza decurtazioni
È il comma 113 dell’articolo 1 della Legge di Stabilità a stabilire che dal 1° gennaio 2015 non si applicano più le riduzioni sull’assegno di pensione anticipata previste dalla Riforma Fornero, quindi l’1 o il 2% a seconda dell’età anagrafica. È stata quindi eliminato il taglio sulla pensione anticipata per chi si ritira prima dei 62 anni, che era pari ad 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo rispetto all’età di 62 anni e a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni. C’era già una deroga a questa disposizione, limitata ai cosiddetti lavoratori precoci, ovvero coloro che maturano i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2017 con contributi da prestazione effettiva di lavoro. Ora, invece, l’accesso alla pensione anticipata senza decurtazioni è esteso a tutti coloro che maturano i requisiti entro fine 2017, quale che sia la natura dei contributi versati.
Decorrenza della pensione
La pensione anticipata piena viene riconosciuta ai trattamenti con decorrenza dal 1° gennaio 2015 di coloro che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, anche se la decorrenza della pensione si collochi successivamente a tale ultima data. Coloro che invece sono in pensione anticipata con decorrenza anteriore al 1° gennaio 2015, continuano ad applicare le vecchie regole, con la decurtazione da Riforma Fornero, ad eccezione dei lavoratori precoci. Si tratta di un punto oggetto di dibattito, nel senso che ci sono richieste di eliminare la penalizzazione anche per i lavoratori che si sono ritirati dal 2012 al 2015, su cui è recentemente intervenuto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiegando che per l’allargamento della platea è necessario un intervento legislativo parlamentare, con relativo finanziamento della misura.
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Di fatto, però, coloro che fino al 2015 sono rimasti al lavoro, per non subire la penalizzazione sull’importo dell’assegno prevista dalla Riforma Fornero, pur avendo maturato il requisito contributivo (ma non quello di età), dal primo gennaio 2015 possono accedere alla pensione anticipata piena. Lo sottololinea la circolare INPS, in applicazione del principio della cristallizzazione del diritto a pensione.
Requisito contributivo
Ricordiamo che per andare in pensione anticipata il requisito contributivo è pari a 41 anni e 6 mesi per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini, e saliranno di quattro mesi a partire dal 2016 per effetto dell’adeguamento alle aspettative di vita.
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(Fonte: circolare INPS 74/2015).