Si sbloccano APe Sociale e pensione Precoci, i primi assegni arrivano a gennaio 2018. Lo comunica l’INPS, che ha terminato il riesame delle domande presentate entro lo scorso 15 luglio e che nel corso di dicembre invierà agli interessati il via libera definitivo con la quantificazione dell’importo spettante e da gennaio comincerà ad erogare le prestazioni, effettuando i primi pagamenti.
Assegni al via
Ecco i risultati alla luce del riesame delle istanze dovuto ai nuovi criteri meno restrittivi decisi a inizio ottobre:
- APe Sociale: accolte 15.493 domande di certificazione (39% del totale).
- Pensione precoci: accolte 9.031 domande (34% del totale).
Come si vede, anche applicando criteri di ammissione più flessibili il numero di domande scartate perché prive di requisiti resta intorno al 65%.
Domande riesaminate
Le domande riesaminate d’ufficio dopo i nuovi indirizzi interpretativi decisi in ottobre sono state 6.384 per l’APe Sociale e 5.592 per il beneficio “Precoci”. Di queste, sono state accolte circa 2mila domande di certificazione relative all’APe Sociale e 1.780 di pensione precoci. Ricordiamo che il riesame è stato avviato dopo i nuovi indirizzi concordati a inizio ottobre con il ministero, che hanno portato all’ammissione di lavoratori disoccupati che hanno lavorato dopo il termine del sussidio, senza però perdere il requisito di disoccupazione. E hanno reso più flessibili le regole per gli addetti alle mansioni gravose.
Seconda tranche
Il numero di domande accolte, pur con il riesame, non ha esaurito le risorse, per cui l’INPS esamina ora anche le domande che sono arrivate fra il 15 luglio e il 30 novembre. Si tratta di 8.523 domande di APe Sociale e 8.394 di pensione Precoci. L’INPS procederà prontamente alle relative istruttorie per giungere nel più breve tempo possibile alla loro definizione. In base alle regole previste dalla circolare relativa ai Precoci, le operazioni di monitoraggio di queste domande dovrebbero concludersi entro fine anno.
In ogni caso, è già possibile fare qualche bilancio a partire dai numeri forniti dall’istituto di previdenza: sono circa 16mila le domande presentate entro il 15 luglio accolte, quelle presentate successivamente (ancora da esaminare) sono più o meno altrettante. Anche se venissero tutte accolte, si arriverebbe a un totale di 33mila domande accolte. Le risorse previste per il 2017 erano sufficienti a coprire 60mila domande.
Il risultato è che tutte le domande presentate entro lo scorso 30 novembre, avendo i requisiti, verranno accolte. Non scatteranno i criteri di selezione previsti nel caso di superamento della dotazione finanziaria.