I lavoratori che vogliono accedere alla pensione anticipata precoci con 41 anni di contributi, devono avere almeno un anno di contributi versati entro il compimento del 19esimo anno di età ma non solo: al di là delle novità della Legge di Bilancio 2024, inoltre, ci sono dei requisiti di base per il raggiungimento della Quota 41, ad esempio la maturazione di almeno 35 anni di versamenti effettivi.
La circolare INPS 99/2017 ha fornito a suo tempo una serie di chiarimenti fondamentali per il rispetto del requisiti richiesti, anche nel 2024.
Quota 41 per la pensione Precoci: come si matura
Ci sono tre sotto-requisiti contributivi da rispettare per andare in pensione con la Quota 41 dei Precoci, ognuno dei quali con differenti regole. Vediamole in dettaglio.
Requisito 12 mesi prima dei 19 anni
Innanzitutto, la norma prevede che i 12 mesi di contributi prima dei 19 anni di età debbano derivare da lavoro effettivo. Sono considerati validi eventuali riscatti di contributi non pagati o di periodi di lavoro all’estero. Sono invece escluse tutte le forme di contribuzione figurativa e gli eventuali contributi da riscatto di laurea.
In pratica, come specifica l’INPS, si calcola:
la contribuzione obbligatoria dovuta per i periodi di prestazione effettiva di lavoro.
E’ possibile anche applicare il cumulo tra contributi presso gestioni diverse, nel senso che si considera valida la contribuzione versata presso fondi di previdenza diversi da quello che liquiderà la pensione anticipata.
Requisito 41 anni complessivi, anche in cumulo
Il cumulo gratuito applicabile anche per raggiungere i 41 anni di contributi necessari per la pensione anticipata precoci.
In questo caso si calcolano anche i contributivi figurativi, o da riscatto o anche volontari.
Requisito 35 anni effettivi
Un ulteriore requisito è che ci vogliono almeno 35 anni di contributi versati per lavoro effettivo. Questo vuol dire che, nel computo dei 35 anni di versamenti utili per il diritto, restano esclusi quello figurativi per disoccupazione o malattia.