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Gravosi, franchigia per la pensione

di Barbara Weisz

26 Giugno 2017 16:03

Come si calcola la franchigia per i lavoratori addetti alle mansioni gravose che chiedono APe Social o pensione anticipata precoci: Manovra bis e chiarimenti INPS.

Gli addetti a mansioni gravose che vogliono chiedere l’APe sociale o la pensione anticipata precoci con 41 anni di contributi devono soddisfare un requisito preciso: aver svolto questi lavori in via continuativa per almeno sei anni, con una possibile franchigia di 12 mesi. In realtà, la Legge di Stabilità 2017, che con il comma 199 istituisce questa nuova possibilità di pensione anticipata precoci, prevedeva semplicemente che le mansioni gravose fossero svolte in via continuativa negli ultimi sei anni. Successivamente, è intervenuta la Manovra bis (dl 50/2017), che con l’articolo 53, comma 2, ha introdotto una maggior flessibilità.

=> Ape Social e pensione precoci, come fare domanda

Franchigia lavori gravosi

Vediamo esattamente come si applica la franchigia di 12 mesi. Secondo il testo della norma, le mansioni gravose:

«si considerano svolte in via continuativa quando nei sei anni precedenti il momento del pensionamento le medesime attività lavorative non hanno subito interruzioni per un periodo complessivamente superiore a dodici mesi e a condizione che le citate attività lavorative siano state svolte nel settimo anno precedente il pensionamento per un periodo corrispondente a quello complessivo di interruzione».

=> Lavori gravosi, la franchigia per la pensione

Quindi, non basta che i lavori gravosi siano svolti semplicemente per almeno sei anni nell’arco degli ultimi sette anni con una possibile interruzione di 12 mesi. E’ anche necessario che nel settimo anno precedente alla domanda di APe o pensione anticipata precoci, il lavoratore abbia svolto queste attività per un periodo corrispondente all’eventuale successiva interruzione.

Quest’ultima può essere anche frazionata nel corso del tempo (cioè, ad esempio è possibile che l’attività sia stata interrotta tre volte, ognuna per quattro mesi, nell’arco degli ultimi sette anni. Per interruzione, specifica la circolare applicativa INPS 99/2017, si intende un periodo di inoccupazione o di svolgimento di un’altra attività lavorativa (non compresa fra le mansioni gravose che danno diritto alla pensione anticipata precoci, dettagliate nell’allegato E della Legge di Bilancio).

Quindi, se l’interruzione è di 12 mesi, bisogna aver svolto le mansioni gravose per l’intero settimo anno precedente alla richiesta. Esempio: domanda presentata per andare in pensione anticipata lavoratori precoci dal primo agosto 2017. Il lavoratore ha interrotto l’attività lavorative per tre mesi nel 2013 e per quattro mesi nel 2015, per un totale quindi di sette mesi. Nel settimo anno precedente alla richiesta (quindi dal primo luglio 2010), il lavoratore deve quindi aver lavorato per almeno sette mesi.

Altro esempio: il lavoratore che chiede la pensione precoci dal primo luglio 2017 ha interrotto l’attività lavorativa nel corso degli ultimi sette anni per un totale di 12 mesi. Nel periodo che va dal primo lulgio 2010 alla stessa data del 2011, è presente un’interruzione di quattro mesi, quindi nel corso del settimo anno precedente il richiedente ha lavorato per otto mesi. In questo caso, non c’è diritto alla pensione anticipata precoci, perché sarebbe necessario aver lavorato, come addetto alle mansioni gravose, per l’intero periodo primo luglio 2010-primo luglio 2011.

Ecco quali sono le mansioni gravose che danno diritto all’APe social  alla pensione anticipata precoci:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

=> Lavoro gravoso e usurante a confronto

Per l’accesso all’APe Social, questi lavoratori devono anche avere almeno 63 anni di età e 36 anni di contributi. Per accedere alla pensione anticipata precoci, devono avere 41 anni di contributi versati, di cui almeno uno prima dei 19 anni di età. In entrambi i casi, è possibile applicare il cumulo gratuito dei contributi.