Reddito Inclusione REI: addio SIA e ASDI

di Barbara Weisz

Pubblicato 12 Giugno 2017
Aggiornato 5 Luglio 2017 10:02

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Dal 2018 REI (reddito di inclusione) per famiglie in difficoltà con calcolo ISEE precompilato: sussidio di disoccupazione e inserimento lavorativo, assorbendo SIA e ASDI.

Da gennaio 2018 spariscono il sostegno all’inclusione attiva (SIA) e l’assegno di disoccupazione (ASDI) per i disoccupati a fine NASpI, sostituiti dal nuovo strumento di sostegno alla povertà ReI: il reddito di inclusione spetterà però soltanto a chi possiede determinati requisiti ISEE.

=> Reddito di inclusione, come funziona

Reddito Inclusione attiva

Il Reddito di Inclusione viene versato su 12 mensilità, per un massimo di 18 mesi.  Il sussidio – che dura fino a 18 mesi, con importo minimo di 190 euro per i single fino a un massimo di 485 euro per i nuclei familiari con almeno cinque componenti – è previsto da un decreto legislativo approvato nel Consiglio dei Ministri del 9 giugno 2017, attuativo di una delega, soggetto a discussione in Parlamento per i necessari pareri per poi essere approvato in versione definitiva.

Beneficiari

Il Rei è uno strumento universale destinato a nuclei con ISEE non superiore a 6mila euro ed e un valore del patrimonio immobiliare (esclusa prima casa) pari a 20mila euro. Inizialmente saranno privilegiati nuclei con figli minori, donne in gravidanza, figli con disabilità, ultra 55enni disoccupati (secondo i calcoli del Governo, una platea di circa 660mila soggetti di cui 560mila con figli minori).  Il decreto legislativo (che, come detto, dovrà ora completare l’iter di approvazione), prevede possibili espansioni future del REI, in termini di graduale incremento del beneficio e della platea degli aventi diritto, anche attraverso un Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

ISEE 2018

Un’altra semplificazione riguarda l’ISEE, che dal 2018 esordirà in forma precompilata facilitando dunque anche le pratiche per l’accesso al Reddito di Inclusione.

Domanda

Per chiederlo, bisogna presentare domanda, attraverso specifici sportelli comunali che verranno istituiti sul territorio. Sono previste procedure veloci, meno di un mese per incassare la prima mensilità. Lo sportello che raccoglie le istanze ha infatti dieci giorni di tempo per trasmettere la documentazione all’INPS, che ha cinque giorni per il via libera. E’ possibile poi fare una domanda di rinnovo, nel caso in cui sussistano ancora i requisiti, ma solo dopo sei mesi dal termine del precedente trattamento.

Il Rei verrà pagato attraverso un specifica Carta di Pagamento elettronica, una sorta di prepagata sui cui viene addebitata la somma spettante mensilmente.

Inserimento lavorativo

Il ReI prevede anche la presa in carico del lavoratore in un programma di politiche attive tramite un “progetto personalizzato” di inserimento / reinserimento lavorativo e inclusione sociale, che dovrà indicare obiettivi generali e risultati specifici nonché i sostegni, in termini di interventi e servizi, di cui il nucleo necessita, oltre al beneficio economico connesso al ReI e, infine, gli impegni a svolgere specifiche attività, a cui il beneficio economico è condizionato, da parte dei componenti il nucleo familiare. Questo progetto viene messo a punto tenendo conto di una serie di valutazioni, relative a situazione lavorativa, profilo di occupabilità, educazione, istruzione e formazione, condizione abitativa, reti familiari, di prossimità e sociali della persona.