Con il termine contributi silenti si intendono quei versamenti presso una specifica gestione previdenziale che da soli non sono sufficienti a far maturare un diritto autonomo a pensione e di conseguenza finiscono spesso perduti.
Ci sono alcune casse previdenziali che riconoscono agli iscritti la restituzione dei contributi versati, altre (come l’INPS) che invece non prevedono questa possibilità.
Contributi pensionistici in gestioni diverse: cosa farne?
- I Professionisti iscritti alle casse prevedono spesso la restituzione dei contributi sono ad esempio ENPAM (medici), Inarcassa (architetti), Cnpadc (commercialisti), Enpav (veterinari). Altre, come Cassa Forense e Cipag (geometri), hanno abolito questa possibilità precedentemente prevista.
- Artigiani e commercianti possono far confluire la contribuzione versata alle casse private con quella presso la gestione INPS loro dedicata, recuperando eventuali contributi silenti. La pensione sarà però calcolata pro quota.
- Dipendenti e collaboratori versati all’INPS si perdono se non si riesce ad unificarli.
In tutti i casi, a seconda della tipologia di gestione previdenziale, è possibile ricorrere a strumenti per la riunificazione dei contributi, proprio per non perdere il montante accumulato, sommando con diverse modalità le contribuzioni presso enti o gestioni differenti.
Ricongiunzione dei contributi
Fino al 2010 la ricongiunzione dei contributi consentiva gratuitamente di far confluire tutti i versamenti nell’ultima cassa previdenziale di appartenenza, così da far prendere la pensione in base alle regole di quest’ultima.
La legge 122/2010 ha reso oneroso il passaggio da un ente previdenziale all’altro (classico caso: un dipendente pubblico che passa al privato o viceversa) imponendo il pagamento anche di decine di migliaia di euro.
NB: Anche i lavoratori che hanno contributi in gestione separata INPS e presso una cassa professioniale possono utilizzare la ricongiunzione nella gestione privata.
Come si richiede
Le domande di ricongiunzione possono essere presentate per via telematica utilizzando il servizio INPS (www.inps.it) al seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Portale Riscatti, Ricongiunzioni e Computo” con autenticazione SPID di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica).
Totalizzazione dei contributi
La legge 41/2006 ha introdotto la totalizzazione dei contributi, che contrariamente alla ricongiunzione è gratuita ma comporta il calcolo della pensione interamente con il sistema contributivo (a meno che non ci sia un diritto autonomo maturato in una delle gestione interessate dall’operazione, nel qual caso si applica il “pro quota”). Prevede che si debbano sommare tutti i contributi versati in diverse gestioni, per raggiungere pensione di vecchiaia, anzianità, inabilità, indiretta.
Della totalizzazione dei contributi possono beneficiare dipendenti, autonomi artigiani, commercianti e coltivatori diretti, liberi professionisti e parasubordinati iscritti alla gestione separata. Anche chi ha lavorato all’estero può sommare i contributi versati in Paesi UE con quelli INPS.
Cumulo gratuito dei contributi
Nel 2012 è stato introdotto il cumulo gratuito (legge 228/2012), che la Legge di Bilancio 2017 ha esteso anche alle casse dei professionisti, prima escluse, rendendolo utilizzabile anche per raggiungere la pensione anticipata (prima era possibile utilizzare il cumulo solo per la pensione di vecchiaia).
Il cumulo è gratuito e la pensione è calcolata pro quota con le regole di ogni singola gestione.