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Riforma Pensioni: APE in Legge di Stabilità 2017

di Barbara Weisz

Pubblicato 5 Maggio 2016
Aggiornato 8 Febbraio 2017 11:34

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Renzi conferma la Riforma Pensioni in Legge di Stabilità 2017: pensione anticipata solo per pochi e con decurtazione assegno: meccanismo, dettagli e dibattito ancora aperti.

Sul fronte riforma pensioni, la conferma è arrivata dal premier Matteo Renzi: nella prossima Legge di Stabilità 2017 (Legge di Bilancio) ci sarà la APE (Anticipo Pensionistico), con flessibilità in uscita (pensione anticipata) per lavoratori over 63 (nati fra il 1951 e il 1953) con massimo tre anni dall’età pensionabile. L’annuncio, nel corso del consueto dialogo con i cittadini sui social network #Matteorisponde. Il Governo sta pensando a un meccanismo per:

«anticipare con una decurtazione economica l’ingresso in pensione», per chi ha «visto sfumare l’opportunità di andare in pensione» dopo la Riforma Fornero.

=> Riforma Pensioni: nuovo piano del Governo

Non ci sono altri particolari sulla norma, su cui stanno lavorando il Ministero del Lavoro e Palazzo Chigi. L’Esecutivo ha consultato l’INPS e nelle prossime settimane sono previsti incontri con le parti sociali e la Commissione Europea per inserire la Riforma Pensioni nella prossima manovra finanziaria. Gli unici dettagli forniti dal premier riguardano il nome della Riforma, APE (anticipo pensione?), il logo e il simbolo.

Anticipo pensione

In realtà, i primi dettagli del piano sono già stati forniti nelle scorse settimane dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini: una proposta di flessibilità in uscita con una decurtazione dell’assegno che varia a seconda degli anni di anticipo e che riguarda la parte retributiva (quella contributiva si riduce automaticamente in caso di pensione anticipata). Il lavoratore percepisce un trattamento erogato dall’INPS, una sorta di anticipo sulla pensione, da restituire quando matura l’assegno previdenziale.

=> Pensione anticipata: i punti deboli della riforma

Coperture

Nannicini ha ipotizzato il finanziamento di tale “prestito per la pensione” da parte dei privati (sistema bancario) per ridurre la spesa pubblica. Sarebbe invece lo Stato a intervenire nel caso di pensione anticipata per coloro che il lavoro lo hanno già perso, mentre quando l’uscita anticipata avviene nell’ambito di ristrutturazione aziendali, il costo sarebbe a carico delle imprese.

=> Riforma pensioni: ipotesi di intervento privato

In definitiva, c’è una conferma sull’intenzione di inserire la Riforma Pensioni in Legge di Stabilità con un meccanismo che consenta maggior flessibilità in uscita, soprattutto per lavoratori prossimi all’età pensionabile. I tecnici lavorano sul meccanismo e il governo ascolterà le parti sociali. Nel frattempo, il dibattito prosegue: un gruppo di deputati del PD della commissione Lavoro della Camera ha presentato una petizione online con un’ipotesi di pensione anticipata.

=> La petizione per la Riforma pensioni

Il presidente della stessa Commissione, Cesare Damiano, si dichiara però d’accordo «sull’esigenza di anticipare l’uscita dal lavoro contemplando una penalizzazione accettabile» prevista dalla proposta a cui sta lavorando il Governo.