Dimissioni online, pubblicate da parte del portale Cliclavoro del Ministero del Lavoro altre cinque FAQ relative alla nuova procedura telematica.
=> Dimissioni online: problemi e soluzioni
Nelle nuove risposte, il Ministero chiarisce che:
- in caso d’invio di dimissioni telematiche errate perché non rientranti nel campo di applicazione della nuova normativa (articolo 26 del D.lgs.151/2015), non è necessaria la revoca;
- la nuova modalità telematica di trasmissione delle dimissioni non ha innovato la disciplina giuridica che regola il rapporto di lavoro, ma solo la modalità di tale trasmissione, dunque il conteggio dei giorni comprende giorni consecutivi e quindi il primo giorno non lavorato può coincidere con un giorno festivo, a meno che il contratto collettivo o individuale applicato non disponga diversamente;
=> Guida alla convalida delle dimissioni
- devono effettuare la nuova procedura di trasmissione delle dimissioni online anche i lavoratori assunti presso una società privata a totale partecipazione pubblica, in quanto la procedura deve essere effettuata con riferimento ai rapporti di lavoro privati a prescindere dalla natura del datore di lavoro, come ha specificato la circolare n.12/2016;
- in caso di rapporti di lavoro domestico in somministrazione la procedura telematica deve essere seguita dal lavoratore in somministrazione, in quanto il rapporto che intercorre tra l’agenzia di somministrazione ed il lavoratore non rientra tra le fattispecie escluse, di cui all’art. 26, comma 7, D.lgs. 151/2015 e riprese dalla circolare n. 12 del 4 marzo 2016;
- la comunicazione obbligatoria di cessazione non è valida se il lavoratore non ha proceduto con l’invio del modello telematico relativo alle proprie dimissioni o alla risoluzione consensuale, ovvero se non è stata preceduta da una comunicazione del lavoratore resa con le modalità telematiche previste dal DM 15 dicembre 2015.
Per maggiori informazioni, visita la sezione dedicata alle Dimissioni telematiche o consulta le FAQ.