Calano le frodi aziendali nelle imprese italiane, ma non i costi, secondo la Crime Survey 2016 realizzata da PwC con oltre 6.300 interviste in 115 Paesi e 142 imprese italiane. Nel 2014 le aziende vittime erano il 23%, oggi il 21%, a livello globale la media sale al 36%. Ecco i dati sul costo finanziario delle frodi:
- la perdita derivante dall’illecito supera il milione di euro nel 27% del campione italiano contro il 14% registrato a livello globale;
- nel 7% dei casi il danno varia addirittura tra i 5 e i 92 milioni.
L’appropriazione indebita è il reato di cui si rendono maggiormente colpevoli gli imprenditori italiani (70%), seguita dalla corruzione (23%).
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Fraudster
A delinquere sono soprattutto gli uomini laureati di età compresa tra i 31 e i 40 anni e con un’esperienza lavorativa pregressa di 3-5 anni. Ad essere colpita da frodi, nel nostro Paese, è un’impresa su cinque.
Frodi informatiche
Da sottolineare come il cybercrime, quindi la violazione dei dati riservati, dei contenuti e dei diritti d’autore, stia prendendo sempre più piede. E proprio le frodi informatico sono quelle che causano la perdita economica più ingente, considerato da circa un terzo degli intervistati un problema sempre più rilevante in ottica futura.
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Sicurezza informatica
Sembrano faticare a stare al passo con le evoluzioni del cybercrime le misure di sicurezza informatica attuate dalle imprese per difendersi dalle frodi:
- solo il 40% dispone di personale addestrato contro i reati informatici;
- il 20% ha delegato in outsourcing l’attività di sicurezza IT;
- il 53% delle aziende italiane coinvolte ha attivato un piano di prevenzione contro le frodi informatiche (37% a livello globale).