Il capitolo pensioni è da anni no dei più caldi della manovra economica e la Legge di Stabilità 2016 promette di non fare eccezione: sulle misure previdenziali sono già in arrivo numerosi emendamenti, in particolare sulle misure per esodati e sull’Opzione Donna.
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Emendamenti Esodati
Per quanto riguarda la settima salvaguardia inserita nella Legge di Stabilità (la tutela prevista dal Governo riguarda 26.300 esodati), non si esclude che le diverse proposte di modifica avanzate da forze interne alla maggioranza e opposizioni possano confluire in posizioni comuni. Gli emendamenti in arrivo riguardano tutta l’estensione della platea, nel dettaglio per:
- “quota 96” della Scuola, lavoratori precoci e macchinisti ferroviari;
- lavoratori in congedo nel 2011 per assistenza di parenti disabili compresi coniuge o genitori (e non solo figli con disabilità grave);
- lavoratori che maturano il diritto alla pensione entro 2-3 anni dalla fine della mobilità (e non solo entro 12 mesi dalla sua fine);
- lavoratori del settore agricolo e stagionali, attualmente non compresi.
=> Esodati settima salvaguardia, requisiti per la pensione
Emendamenti Opzione Donna
In base al testo all’esame del Senato, la Legge di Stabilità concede di andare in pensione alle lavoratrici con 57 anni e tre mesi se dipendenti (58 e tre mesi 8 se autonome) e 35 di contributi, in cambio di un calcolo interamente contributivo dell’assegno (quindi, con una penalizzazione). In vista un emendamento per chiedere l’eliminazione della speranza di vita dal calcolo dell’età per la maturazione del requisito, comprendendo così a un numero maggiore di lavoratrici di accedere al prepensionamento: in pratica, rientrerebbero tutte le donne nate nell’ultimo trimestre del 1958 (se dipendenti) o del 1957 (se autonome). Non si esclude che vengano depositati emendamenti per estendere questa possibilità di pensionamento anticipato a tutto il 2016, modifica che difficilmente verrà approvata (mancano le coperture).
Altri emendamenti
Infine, i lavoratori precoci: la minoranza del PD è intenzionata a chiedere l’eliminazione delle penalizzazioni previste per coloro che hanno maturato la decorrenza della pensione prima del 2015. Il punto è che la manovra dello scorso anno ha eliminato la decurtazione dell’1 o 2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni di età che era invece previsto dalla Riforma Fornero. Però, tutti coloro che avevano maturato il requisito prima del primo gennaio 2015 (entrata in vigore della manovra dello scorso anno) hanno continuato ad applicare la vecchia norma, per cui si è creata una disparità di trattamento fra pensionati con gli stessi requisiti.
Calendario lavori
Ricordiamo che l’iter parlamentare della Legge di Stabilità ha appena preso il via, per la prossima settimana sono previste le audizioni in commissioni Bilancio, il termine per la presentazione degli emendamenti in Senato è il prossimo 14 novembre, la settimana successiva la manovra arriva in aula a Palazzo Madama. La manovra dovrà essere approvata, come ogni anno, entro fine dicembre, per l’entrata in vigore a inizio 2016.