NASpI 2025: guida pratica al calcolo e alle novità sul sussidio di disoccupazione

di Anna Fabi

10 Gennaio 2025 14:04

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Calcolo NASpI 2025: guida pratica al sussidio di disoccupazione, requisiti, durata, importo massimo e modalità per presentare domanda online all'INPS.

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è oggi la principale misura di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il posto. Introdotta con il Decreto legislativo n. 22/2015, nel corso dell’ultimo decennio l’ex sussidio di disoccupazione è stata oggetto di aggiornamenti continui ma resta un punto di riferimento essenziale per chi si trova senza lavoro.

Ecco dunque una guida completa per comprendere come calcolare l’indennità, chi può beneficiarne e quali sono le regole aggiornate per il 2025.

A chi spetta la NASpI?

La NASpI è rivolta ai lavoratori con contratto di lavoro subordinato che si trovano in stato di disoccupazione involontaria. Tra i principali beneficiari troviamo:

  • lavoratori subordinati del settore privato,
  • apprendisti,
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato,
  • personale artistico con contratto subordinato,
  • dipendenti pubblici a tempo determinato.

Sono invece esclusi i dipendenti pubblici a tempo indeterminato e gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, per i quali esistono strumenti specifici.

Requisiti per accedere alla NASpI

Per poter accedere all’indennità, è necessario soddisfare i seguenti requisiti.

  • Stato di disoccupazione : il lavoratore deve aver perso il lavoro in modo involontario.
  • Lavoro effettivo: almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti la cessazione del rapporto.
  • Contribuzione: almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione e, in base alle novità della Legge di Bilancio 2025, almeno 13 settimane di anzianità nel suo ultimo impiego (quello da cui è licenziato).

Come si calcola la NASpI?

Il calcolo della NASpI si basa sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni di lavoro, divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il coefficiente fisso 4,33. Il valore così ottenuto determina l’importo mensile spettante, che prevede:

  • il 75% della retribuzione media mensile per importi fino a 1.352,19 euro (valore aggiornato al 2024 e soggetto a rivalutazione per il 2025);
  • una maggiorazione pari al 25% dell’importo eccedente questa soglia, fino al tetto massimo di 1.470,99 euro mensili.

L’importo dell’indennità si riduce del 3% al mese a partire dal primo giorno del quarto mese di percezione. I valori di riferimento per il calcolo sono soggetti a rivalutazione annuale in base all’inflazione.

Come richiedere la NASpI?

La domanda per la NASpI deve essere presentata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro tramite il portale INPS, i patronati o il Contact Center INPS. È necessario allegare i seguenti documenti:

  • copia del contratto di lavoro,
  • documentazione che attesti la cessazione del rapporto,
  • eventuale dichiarazione ISEE per valutare ulteriori misure di sostegno.

Quanto dura il sussidio di disoccupazione?

La NASpI viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione versate nei quattro anni precedenti la disoccupazione. Ad esempio, con 24 mesi di contribuzione, il sussidio sarà corrisposto per 12 mesi. Con quattro anni di contributi, si ottengono due anni di NASPI.

Cumulabilità e compatibilità con altri redditi

La NASpI è compatibile con alcune forme di reddito, come i lavori occasionali con compensi fino a 5.000 euro annui, ma l’importo percepito potrebbe essere ridotto. È obbligatorio comunicare tempestivamente eventuali variazioni di reddito all’INPS.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la pagina ufficiale INPS dedicata alla NASpI.