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Competenze: Italia indietro ma la speranza è nei giovanissimi

di Teresa Barone

12 Dicembre 2024 11:05

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I dati sulle competenze degli adulti in ambito OCSE parlano chiaro: le medie italiane sono tra le più basse, soprattutto tra i meno giovani e al Sud.

L’OCSE ha diffuso i risultati del secondo ciclo dell’indagine sulle competenze degli adulti nell’ambito del PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), il programma internazionale che ha indagato sulle skills possedute nell’età compresa tra i 16 e i 65 anni.

Competenze di base: Italiani in coda alla classifica

Stando ai dati dell’indagine, condotta in 31 Paesi e realizzata in Italia dall’INAPP su incarico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, i livelli di competenze sul territorio sono bassi, soprattutto per quanto riguarda le persone di età compresa tra 55 e 65 anni con licenza media.

I giovanissimi (16-24 anni) mostrano invece competenze superiori al resto della popolazione ed in  matematica battono anche la fascia 25-34 anni.

A livello di genere gli uomini ottengono risultati migliori in matematica (anche perchè scarseggiano le donne con titoli di studio STEM) mentre non ci sono differenze negli altri ambiti analizzati.

Il gap territoriale è invece molto evidente, tanto che i residenti nel Nord e nel Centro Italia raggiungono punteggi di competenza pari a quelli della media OCSE, mentre nel Mezzogiorno i valori sono decisamente inferiori sia alla media italiana sia a quella OCSE.

È evidente la stretta relazione tra competenze cognitive e sviluppo del Paese. I valori più bassi di competenze si concentrano nelle aree meno attrattive del Paese.

Occorre investire per il recupero dei territori del Mezzogiorno – ha commentato Natale Forlani, presidente INAPP.

Skills: il confronto internazionale

Sotto analisi la capacità di lettura e comprensione di testi scritti (literacy), la capacità di comprensione e uso di informazioni matematiche e numeriche (numeracy) e capacità di adaptive problem solving.

  • Osservando i singoli punteggi, in ambito literacy gli adulti italiani hanno ottenuto 245 punti (assieme a Israele, Lituania, Polonia, Portogallo e Cile), contro una media OCSE di 260.
  • Nelle competenze di numeracy, invece, il punteggio italiano è di 244 contro i 263 OCSE, praticamente il quartultimo posto della classifica prima di Polonia, Portogallo e Cile.
  • Nelle competenze di problem solving adattivo la media italiana è di 231 punti (con Lituania, Polonia e Cile), contro quella OCSE di 251.

Tutti i dettagli nel testo dell’Indagine internazionale. Lo Short Report INAPP anticipa alcuni risultati del Rapporto nazionale “PIAAC – Ciclo 2” di prossima pubblicazione.