L’Italia compare nella lista dei Paesi che pagano gli stipendi più bassi ai lavoratori, un triste primato condiviso con Spagna e Polonia: lo si evince dai dati diffusi dall’ultima edizione dell’Osservatorio sul capitale umano di Mercer.
Secondo lo studio, le retribuzioni dei giovani in Italia sono tra le più basse in Europa, mentre tra i Paesi che pagano meglio si collocano la Svizzera, la Germania, l’Austria e il Belgio.
Prendendo in considerazione lo stipendio medio annuo lordo di un neolaureato, le cifre parlano chiaro. Nella top 4 troviamo:
- Svizzera, 86.722 euro;
- Germania, 53.300 euro;
- Austria, 51.100 euro;
- Belgio, 47mila euro;
In posizione arretrata l’Italia, che batte di poco la Spagna. Ultima in classifica la Polonia.
- Italia, 30.558 euro;
- Spagna, 28.500 euro;
- Polonia, 16.675 euro.
I dati evidenziano che le retribuzioni dei giovani in Italia restano tra le più basse in Europa, con tassi di crescita irrisori, che alimentano la fuga dei talenti.
Si tratta di una situazione stagnante e radicata da ben prima dell’emergenza pandemica.
Un problema non solo economico, ma anche strategico per la competitività del nostro Paese, ha commentato Marco Valerio Morelli, AD di Mercer Italia.
Per quanto riguarda l’Italia, i settori che si caratterizzano per stipendi maggiori sono Life Science ed Energia, rispettivamente con 33mila e 32.167 euro lordi annui. Assicurano retribuzioni medio-alte anche Beni di largo consumo, Manifatturiero e ramo Tech. Per i servizi non finanziari la retribuzione scende a 28mila euro.