Tratto dallo speciale:

SFLe ADI al posto del mantenimento dei figli

di Teresa Barone

26 Novembre 2024 11:20

logo PMI+ logo PMI+
Il figlio privo di lavoro stabile deve mantenersi senza l’assegno versato dal genitore, ricorrendo a strumenti di sostegno al reddito come FSL o ADI.

A sostegno dei figli maggiorenni non economicamente autosufficienti possono intervenire strumenti come l’Assegno di Inclusione (ADI) oppure l’SFL, senza che l’onere del mantenimento spetti ancora ai genitori.

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 27818/2024, ha sottolineato che il figlio senza lavoro stabile deve mantenersi senza l’assegno corrisposto dal genitore, ricorrendo agli strumenti di sostegno al reddito e rivolgendosi al padre o alla madre solo in caso di bisogno essenziale.

Secondo i giudici, infatti, per soddisfare l’esigenza di una vita dignitosa di un individuo non è obbligatorio il mantenimento del genitore, mentre possono rendersi necessari altri strumenti di ausilio.

Per stabilire la spettanza o meno del mantenimento, è necessario valutare diversi fattori tra cui l’età, il raggiungimento di un certo livello di competenza tecnica e professionale e l’impegno nella ricerca di un lavoro.

Ove il figlio dei genitori separati abbia ampiamente superato la maggiore età, e non abbia reperito una occupazione lavorativa stabile o che, comunque, lo remuneri in misura tale da renderlo economicamente autosufficiente, adeguata alle sue competenze, non può soddisfare l’esigenza ad una vita dignitosa, alla cui realizzazione ogni giovane adulto deve aspirare, mediante l’attuazione dell’obbligo di mantenimento del genitore, bensì attraverso i diversi strumenti di ausilio, ormai di dimensione sociale, che sono finalizzati ad assicurare sostegno al reddito.

L’obbligazione alimentare che si attiva in ambito familiare, di contro, deve eventualmente supplire a ogni più essenziale esigenza di vita dell’individuo bisognoso.