CCNL Dirigenti Industria rinnovato: crescono compensi e tutele

di Noemi Ricci

22 Novembre 2024 09:41

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Rinnovo CCNL dirigenti Industria: aumenti retributivi, welfare potenziato, tutela della genitorialità e nuove misure per contrastare molestie di genere e promuovere la parità nelle aziende.

Siglato il nuovo CCNL Dirigenti Industria, che vede coinvolti i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi. Il rinnovo del contratto collettivo nazionale introduce significative modifiche sia a livello economico che normativo. L’obiettivo è di rafforzare il ruolo strategico dei dirigenti nel contesto aziendale, garantendo un crescente riconoscimento economico e introducendo tutele innovative sul fronte del welfare, della genitorialità e della parità di genere.

L’accordo tra Confindustria e Federmanager è stato sottoscritto lo scorso 13 novembre 2024 e avrà decorrenza dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2027. Le modifiche normative confermano l’impegno delle parti sociali nel rispondere alle esigenze dei lavoratori e alle sfide di un mercato in costante evoluzione.

Aumenti retributivi: +10.000€ in due anni

Una delle principali novità riguarda il trattamento economico. Il Trattamento Minimo Complessivo di Garanzia (TMCG) viene incrementato a:

  • 80.000 euro lordi annui per il 2025;
  • 85.000 euro lordi annui per il 2026.

Una tantum per mancato rinnovo

A copertura del periodo di vacanza contrattuale del 2024, dovuto al mancato rinnovo del CCNL, è previsto il riconoscimento di un importo una tantum pari al 6% del trattamento economico annuo lordo del 2024.

Questo importo dovrà essere erogato entro marzo 2025 e spetterà ai dirigenti con un trattamento economico annuo lordo nel 2024 fino a 100.000 euro, a condizione che siano inquadrati in azienda come tali almeno dal 1° gennaio 2019, non abbiano ricevuto altri aumenti retributivi nel periodo di vigenza del precedente CCNL (2019-2024), esclusi gli aumenti di anzianità ed i compensi e gli aumenti dovuti per l’adeguamento al TMCG.

Sistema di retribuzione variabile

Il nuovo contratto rende obbligatoria l’adozione di un sistema di retribuzione variabile, legato al raggiungimento di obiettivi aziendali definiti (MBO), al finedi orientare sempre più la prestazione dei dirigenti verso il raggiungimento di specifici obiettivi dell’impresa. I datori saranno tenuti ad informare, di regola annualmente, la Rappresentanza Sindacale Aziendale (RSA= dei dirigenti (se presente), circa i criteri e le modalità di attuazione del MBO e a incontrare la stessa se richiesto.

Ampliamento della figura del dirigente

L’accordo amplia la definizione di dirigente, includendo figure apicali con elevata professionalità e autonomia decisionale, anche se operano in ambiti aziendali specifici. Questo rafforza la distinzione tra i ruoli manageriali e quelli dei quadri, riconoscendo la centralità strategica del dirigente.

Maggiori tutele normative

Le modifiche normative del nuovo CCNL sono numerose e rispondono alle esigenze di un contesto lavorativo in evoluzione. Di seguito, le principali novità.

1. Tutela della genitorialità

  • Integrazione retributiva: per i dirigenti genitori, il primo mese di congedo parentale fruito entro il 6° anno di vita dl bambino sarà retribuito al 100% (non più 80%), se il congedo obbligatorio è terminato dopo il 31 dicembre 2023.
  • Estensione del congedo obbligatorio di paternità: possibilità di estenderlo tramite contrattazione aziendale (allo stato 10 giorni). Inoltre, per agevolare il rientro in servizio dopo i congedi obbligatori di maternità e paternità, il dirigente può concordare modalità per rimanere costantemente informato sulle attività di propria competenza e sulle novità operative aziendali.
  • Protezione del posto di lavoro: diritto alla conservazione del posto fino al primo anno di vita del bambino, al termine dei congedi di maternità/paternità obbligatori e del congedo parentale, a meno che non rinunci espressamente in sede protetta.
  • Flessibilità: maggior flessibilità per i dirigenti con figli minori di 12 anni o disabili o che assistano parenti beneficiari delle tutele ex L. 104/1992 nonché volte a ridurre il divario di genere, anche con il coinvolgimento delle relative rappresentanze sindacali, ove esistenti.
  • Licenza matrimoniale: diritto a un periodo di congedo retribuito di 15 giorni, anche consecutivi, da richiedere con un preavviso di almeno 3 mesi, in occasione di matrimonio.

2. Malattia e trasferimenti

  • Patologie oncologiche: il periodo di conservazione del posto di lavoro (periodo di comporto) è esteso a 18 mesi (prima erano 12), da applicarsi solo nei primi tre anni di insorgenza della malattia.
  • Divieto di trasferimento: introdotto per i dirigenti con figli disabili a carico, salvo diversa pattuizione.
  • Assicurazione: a partire dal 1° gennaio 2025, la polizza di assicurazione per morte o invalidità permanente aumenta da € 200.000 a 300.000 (senza coniuge o figli a carico) e da € 300.000 a 400.000 (con coniuge o figli a carico). Il dirigente contribuisce al costo del premio con € 300 annui (prima € 200).

3. Contrasto a molestie e violenze di genere

È stato siglato un accordo specifico per la prevenzione e il contrasto alle molestie sessuali sul luogo di lavoro. In collaborazione con l’Associazione 4.MANAGER, saranno individuate strutture di supporto a livello locale.

4. Trasferte

In caso di trasferta, le Parti hanno concordato di aumentare l’importo fisso per il rimborso delle spese non documentabili a 100 euro (precedentemente era 85 euro).

Welfare aziendale e previdenza complementare

In ambito previdenziale, le quote di contribuzione al Fondo di previdenza complementare Previndai vengono redistribuite, con:

  • un aumento delle quote a carico dell’azienda: viene aggiunto alla quota minima a carico dell’impresa di un’ulteriore 2% della retribuzione globale lorda fino al limite di € 200.000, comunque non inferiore a € 4.800.
  • una riduzione per il dirigente: la quota a suo carico viene ridotta al 2% (prima 4%).

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Questo a decorrere dal 1° gennaio 2025. Complessivamente, il contributo resterà pari all’8% della retribuzione lorda.

Politiche attive e parità di genere

A Fondirigenti Giuseppe Taliercio viene affidato il coordinamento delle politiche attive e della formazione continua dei dirigenti. A tale scopo le imprese dovranno versare a tale Fondo 100 euro annui per ogni dirigente in servizio, a partire dal 2025.

Parallelamente, le imprese verseranno 100 euro annui per ogni dirigente a sostegno dell’Associazione 4.MANAGER, che avrà l’obiettivo di diffondere la cultura d’impresa, attraverso l’approfondimento di temi strategici come l’Intelligenza Artificiale e promuove la certificazione della parità di genere nelle aziende, con un focus sull’equità retributiva e sullo sviluppo delle pari opportunità.