Bonus Natale per 4 milioni di dipendenti: esempi pratici, caso per caso

di Barbara Weisz

21 Novembre 2024 09:00

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Bonus Natale ai dipendenti con figlio a carico e reddito fino a 28mila euro ma per le coppie spetta a uno solo dei due genitori: i tre casi possibili.

Con le modifiche recentemente introdotte dal Governo, la platea di lavoratori dipendenti con diritto al Bonus Natale si è sostanzialmente allargata a tutti i genitori con reddito annuo complessivo fino a 28mila euro ed almeno un figlio a carico.

Essendo decaduti i precedenti paletti  sulla somma una tantum da corrispondere contestualmente alla tredicesima mensilità (prima spettava solo a nuclei monogenitoriali oppure ai dipendenti sposati con coniuge a carico), non si applicano più neppure le limitazioni per i divorziati o i separati, che in base alla precedente formulazione non erano ricompresi nel Bonus Natale.

L’indennità aggiuntiva da 100 euro in busta paga a dicembre, prevista dal Decreto Omnibus (articolo 2-bis del DL 113/2024) spetta però soltanto ad uno solo dei due genitori aventi eventualmente diritto. Resta comunque una platea stimata in circa 4,5 milioni di lavoratori.

La circolare applicativa dell’Agenzia delle Entrate del 19 novembre dettaglia tutte le novità del DL 167/2024 e fornisce anche una serie di esempi pratici.

Domande di Bonus Natale da integrare: in quali casi

Il Bonus Natale è esentasse (escluso da imposizione fiscale), pagato dal datore di lavoro su richiesta del dipendente, che deve attestare il possesso dei requisiti. I lavoratori che avevano già presentato richiesta non devono ripetere l’adempimento a meno di non ricadere nelle nuove casistiche (altro genitore avente diritto): in questo caso, devono integrare i dati comunicati, ad esempio il codice fiscale del convivente o del coniuge. Devono anche attestare che il partner non sia a sua volta beneficiario del bonus.

Come cambia la composizione del nucleo familiare

L’unica condizione familiare è quella di avere almeno un figlio fiscalmente a carico, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato.

Non rilevano più i vincoli del coniuge a carico o del nucleo familiare monogenitoriale. Quindi, chiarisce il Fisco, «non è più richiesto, per la spettanza del bonus, il requisito relativo al coniuge fiscalmente a carico o all’appartenenza a un nucleo familiare monogenitoriale». Non ci sono preclusioni nemmeno per lo stato civile del lavoratore.

  • La formulazione precedente, nel caso di un lavoratore separato o divorziato, non prevedeva il diritto al Bonus perché non veniva soddisfatto il criterio della monogenitoralità.
  • Ora invece, con un figlio a carico, e in presenza dei requisiti di reddito, l’una tantum spetta a prescindere dalla circostanza che il lavoratore sia o meno coniugato, legalmente ed effettivamente separato, divorziato, convivente.

Entrambi i genitori con i requisiti per il bonus: cosa fare?

Il Bonus non spetta se l’altro genitore, coniuge o convivente, sia a sua volta beneficiario dell’agevolazione. Quando entrambi i genitori  hanno i requisiti per il bonus Natale, devono scegliere a quale dei due destinarlo.

Attenzione: non è necessario che l’altro coniuge sia anche convivente; a meno di non essere separati o divorziati, hanno comunque diritto ad un solo bonus e quindi uno solo dei due potrà richiederlo, indipendentemente dal fatto che convivano o meno.

Viceversa, se i due genitori non sono sposati e non convivono hanno entrambi diritto al Bonus Natale in presenza del requisito di reddito.

Facciamo alcuni esempi presi dalla circolare dellAgenzia delle Entrate per meglio spiegare le varie casistiche.

Bonus Natale e situazione familiare: esempi pratici

  1. Se due lavoratori dipendenti, il signor Rossi e la signora Bianchi, genitori di un figlio fiscalmente a carico, non sono coniugati fra loro e non convivono, in liena di massima hanno diritto entrambi al bonus.
  2. Se il signor Rossi ha anche una moglie non convivente con la quale ha un altro figlio a carico, la signora Verdi, se entrambi hanno un reddito sotto i 28mila euro, uno solo dei due coniugi avrà diritto al Bonus.
  3. La signora Bianchi, madre dell’altro figlio nato fuori dal matrimonio, continuerà  invece ad avere diritto ai 100 euro perché non è nè coniugata nè convivente con il padre del figlio a carico.

In pratica, la regola è la seguente:

  • due genitori non sposati e non conviventi fra loro hanno entrambi diritto al bonus in presenza del requisito di reddito;
  • due genitori sposati e non separati o divorziati: anche se non conviventi, anche se hanno entrambi il requisito di reddito, solo uno dei due ha diritto al Bonus Natale;
  • due genitori conviventi (ai sensi della legge 76/2016): se hanno entrambi il requisito di reddito, uno solo dei due potrà chiedere i 100 euro una tantum in dicembre.