Il pagamento delle pensioni di novembre, ritarda di qualche giorno a causa delle festività. Per chi riceve la pensione sul conto correntela data valuta è quella di lunedì 4 novembre, primo giorno bancabile del mese. In caso i ritiro degli importi presso Poste Italiane si anticipa a sabato 2 novembre (con la medesima data valuta), con i ritiri che seguiranno il consueto calendario suddiviso per lettera iniziale del cognome:
- Sabato 2 novembre (solo mattina): A-B
- Lunedì 4 novembre: C-D
- Martedì 5 novembre: E-K
- Mercoledì 6 novembre: L-O
- Giovedì 7 novembre: P-R
- Venerdì 8 novembre: S-Z
Il pagamento in contanti è consentito solo per importi complessivi fino a 1.000 euro netti. Se l’importo dovuto al beneficiario supera tale limite, l’interessato deve comunicare all’INPS le coordinate bancarie su cui ottenere il pagamento.
La comunicazione può essere effettuata tramite il sito dell’Istituto utilizzando la funzione “Cambiare le coordinate di accredito della pensione“.
Importo della pensione di novembre
Per le prestazioni soggette a imposizione fiscale, sul rateo di pensione di novembre 2024 vengono ancora trattenute, oltre all’IRPEF mensile, anche le addizionali regionali e comunali relative all’anno 2023. Tali trattenute sono infatti ripartite in 11 rate e applicate nell’anno successivo a quello di riferimento.
Viene inoltre applicata l’addizionale comunale in acconto per il 2024, iniziata a marzo e proseguendo fino a novembre 2024. Possibile anche un recupero delle ritenute IRPEF relative al 2023, qualora l’ammontare delle trattenute sia stato inferiore rispetto al dovuto su base annua.
Per i pensionati con un trattamento annuo complessivo fino a 18.000 euro, che abbiano un conguaglio a debito superiore a 100 euro, la rateizzazione continua fino alla mensilità di novembre, come stabilito dall’articolo 38, comma 7, della legge 122/2010.
Le somme conguagliate sono certificate nella Certificazione Unica 2025.
Assistenza fiscale sui conguagli da modello 730/2024
A novembre, vengono effettuate anche le operazioni di conguaglio derivanti dai modelli 730 per i pensionati che abbiano scelto l’INPS come sostituto d’imposta e per i quali i flussi sono stati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno. Nel cedolino di novembre, pertanto, trova posto:
- il rimborso dell’importo a credito, se dovuto;
- la trattenuta in caso di conguaglio a debito (la rateizzazione dei debiti deve concludersi entro novembre) pertanto, per i flussi trasmessi dopo giugno, il numero di rate potrebbe non rispettare la scelta del contribuente).
I contribuenti che hanno indicato l’INPS come sostituto d’imposta possono verificare i risultati dei conguagli attraverso il servizio online “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”, accessibile anche tramite l’app INPS Mobile.
Come consultare il cedolino pensione
Il cedolino della pensione INPS si può consultare online, fin dall’ultima settimana del mese precedente, così da verificare subito l’importo erogato, le ritenute applicate e i conguagli effettuati. È possibile accedere al servizio INPS online nella propria area riservata tramite SPID, CNS o CIE e visualizzare le informazioni aggiornate nell’ultima settimana del mese precedente.
Il servizio offre inoltre funzionalità aggiuntive rispetto alla consultazione dell’ultimo accredito pensionistico, come ad esempio il confronto tra cedolini, l’elenco dei prospetti di liquidazione e delle deleghe sindacali, con opzione di revoca per non pagare più la trattenuta.
Pensioni 2025: aumenti e rivalutazione
Nella Manovra 2025, che contiene le nuove regole sulla perequazione di tutte le pensioni, si torna alla rivalutazione piena, con tre fasce e indicizzazione applicata in modo progressivo. Ma gli aumenti saranno molto limitati, visto che l’inflazione dovrebbe limitarsi all’1,6%.
Le pensioni minime di fatto aumentano di circa 3 euro. Per le altre fasce gli aumenti sono quelli della legge 388/2000:
- al 100% fino a tre volte il minimo,
- al 90% fra quattro e cinque volte,
- al 75% per gli assegni superiori a cinque volte il minimo.