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Bonus Natale 100 euro, coppie a rischio esclusione

di Teresa Barone

Pubblicato 2 Ottobre 2024
Aggiornato 12 Ottobre 2024 09:27

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Le coppie di fatto potrebbero essere escluse dal Bonus Natale in arrivo con le tredicesime a beneficio dei lavoratori dipendenti.

Il Bonus Natale da 100 euro destinato ai lavoratori dipendenti a basso reddito e con figli arriverà con le tredicesime di dicembre, sebbene a percepirlo – a quanto sembra – non saranno le coppie conviventi ma solo quelle coniugate.

Allo stato attuale, infatti, in base alla formulazione del testo della norma sembrano previste limitazioni per le coppie di fatto non unite in matrimonio, mentre sono ammessi i nuclei monogenitoriali e i coniugi separati.

Bonus Natale 2024 nel Dl Omnibus: come funziona

Il varo del nuovo bonus una tantum, in busta paga a dicembre 2024, inizialmente programmato per gennaio 2025 (motivo per cui era stato battezzato come “Bonus Befana”), è previsto grazie un emendamento al Decreto Omnibus, il cui iter parlamentare è ormai alle battute finali.

L’emendamento fa riferimento ai coniugi senza specificare l’inclusione tra i beneficiari anche delle coppie di fatto, conviventi e non sposate legalmente o unite civilmente.

La modifica al testo potrebbe arrivare all’ultimo momento in seguito alle numerose polemiche, ma in realtà non sembrano esserci i tempi tecnici, visto che il decreto deve essere convertito in legge entro l’8 ottobre.

Una tantum in busta paga a dicembre: i requisiti

Ad oggi, dunque, ecco riassunti qui di seguito i requisiti richiesti per accedere alla somma una tantum:

  • reddito massimo non superiore a 28mila euro;
  • presenza di un coniuge non legalmente ed effettivamente separato e almeno un figlio a carico, anche se nato fuori del matrimonio, oppure almeno un figlio a carico se l’altro genitore manca o non ha riconosciuto i figli oppure se la coppia è separata;
  • imposta lorda sul reddito superiore all’importo della detrazione spettante.

Il Bonus Natale, in ogni caso, sarà concesso in proporzione al periodo di lavoro effettivamente svolto nel corso dell’anno.

Inoltre, non sono previsti automatismi: dovranno essere i lavoratori dipendenti a richiedere il contributo in forma scritta al datore di lavoro, attestando il diritto al beneficio.