Nel 2024 le assunzioni nel settore privato sono state caratterizzate da un aumento costante, generando un saldo positivo di 440mila nuove posizioni nel primo semestre. Lo afferma l’INPS nel nuovo Osservatorio sul mercato del lavoro, analizzando l’andamento nazionale di assunzioni, trasformazioni e cessazioni di rapporti di lavoro.
Un trend positivo soprattutto per i contratti a tempo indeterminato, che hanno registrato una crescita pari a 347mila rapporti di lavoro. Tuttavia, oltre un terzo delle assunzioni è per contratti part-time.
I trend del mercato del lavoro in Italia
Se i contratti stabili mostrano un’avanzata significativa, sui rapporti in somministrazione si registra invece una flessione delle assunzioni a tempo indeterminato e un incremento per quelli a termine.
Sale la quota di lavoro occasionale, che segna +14% (circa 20mila lavoratori con Contratto PO e stipendio medio di 247 euro) dei lavoratori impiegati. In calo invece gli assunti con Libretto Famiglia, circa 10.000 (-4%) pagati in media 177 euro al mese.
Le dimissioni nel primo semestre sono livemente in calo rispetto allo scorso anno ma si attestano ancora oltre la soglia del milione, segno di una mobilità verso altre occupazioni piuttosto che un’uscita dal mondo del lavoro.
Aumentano però anche i licenziamenti economici (a quota 257.695 nel semestre), mentre si riduce la cassa integrazione (per 279mila lavoratori a giugno e una media di 40 ore al mese)
Da segnalare infine un aumento dell’occupazione al Sud, con +658mila contratti.
I numeri INPS in dettaglio
Nei primi sei mesi del 2024 l’Osservatorio INPS ha rilevato:
- 4.294.151 attivazioni nel privato (esclusi contratti domestici e per operai agricoli)
- 3.354.482 cessazioni.
Il saldo è dunque positivo, pari a 939.669 nuovi contratti, di cui 244.108 a tempo indeterminato. Il saldo annuo a giugno 2024, invece, come detto è pari a 440.248 attivazioni.
I settori in crescita
Per quanto riguarda il dettaglio settoriale, con riferimento al quinquennio precedente i comparti che hanno contribuito maggiormente alla crescita dell’occupazione sono stati:
- terziario professionale (+388.000);
- costruzioni (+362.000);
- alloggio e ristorazione (+319.000).
Focalizzando l’attenzione sull’ultimo anno, invece, continua la crescita del settore alloggio e ristorazione (+101.000) e del terziario professionale (+83.000), mentre il ramo costruzioni lascia spazio al comparto commercio (+76.000).
Per approfondimenti, si possono consultare le tabelle dell’Osservatorio.