Ricerca universitaria: i nuovi contratti nella riforma del pre-ruolo

di Teresa Barone

13 Agosto 2024 10:03

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Disegno di legge legge per la riforma del pre-ruolo universitario e di ricerca: per valorizzare i talenti, si introducono nuove tipologie contrattuali.

È stato approvato dal CdM il disegno di legge che introduce nuove disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca, riformando il “pre-ruolo” nell’ambito del percorso universitario.

Come previsto dal disegno di legge proposto dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, infatti, viene modificato il segmento che intercorre tra il completamento del percorso di formazione superiore e l’avvio dell’attività di ricerca individuale, in modo da adeguare il sistema di reclutamento alle attuali esigenze del mondo della ricerca.

La normativa, nello specifico, si propone di introdurre misure per valorizzare i talenti migliori da attirare all’interno della carriera accademica e della ricerca.

Come? Indirizzando i soggetti con vocazione per l’attività scientifica verso gli ulteriori sbocchi della formazione superiore, della docenza universitaria e della ricerca applicata.

Nello specifico, vengono anche tre distinte tipologie contrattuali:

  • contratti post-doc;
  • borse di assistenti all’attività di ricerca;
  • contratti da professore aggiunto.

Sono contratti attivabili nel settore della ricerca universitaria, dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), delle Scuole universitarie superiori e degli enti pubblici di ricerca.

Incentivando l’impegno dei giovani talenti, infine, la normativa prevede che gli studenti universitari possono collaborare anche alle attività connesse all’assistenza alla ricerca, nell’ambito delle attività per il diritto allo studio sia universitarie sia erogate da AFAM ed enti regionali.