L’apprendistato è un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, finalizzato sia alla formazione che all’occupazione giovanile. Disciplinato dal Dlgs n. 81/2015 rappresenta una delle principali modalità attraverso cui i giovani possono entrare nel mondo del lavoro acquisendo al contempo competenze specifiche.
L’apprendistato si articola in diverse tipologie, ognuna con caratteristiche e requisiti specifici, che variano in base all’età del lavoratore e agli obiettivi formativi. Tuttavia, non tutti sono a conoscenza delle specifiche legate all’età per accedere a questa tipologia di contratto.
Vediamo tutto in dettaglio.
Qual è l’età minima per l’apprendistato
L’età minima per accedere al contratto di apprendistato varia a seconda della tipologia. In generale, l’apprendistato può essere intrapreso a partire dai 15 anni di età. Questa soglia riguarda specificamente l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, nonché per il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore.
Questa forma di apprendistato è mirata ai giovani che intendono conseguire tali qualificazioni lavorando e studiando contemporaneamente.
Qual è l’età massima per l’apprendistato
L’età massima per l’apprendistato è generalmente fissata a 29 anni compiuti. Questa regola si applica all’apprendistato professionalizzante e all’apprendistato di alta formazione e ricerca.
In queste forme di apprendistato, l’obiettivo è quello di permettere ai giovani di acquisire una qualifica professionale specifica o di conseguire titoli di studio avanzati, come lauree, dottorati di ricerca o diplomi relativi a percorsi degli istituti tecnici superiori.
Apprendistato senza limiti di età: le caratteristiche
Esistono situazioni in cui l’apprendistato può essere attivato senza limiti di età. Dal 1° gennaio 2022, è possibile assumere in apprendistato professionalizzante, indipendentemente dalla loro età, anche lavoratori beneficiari di:
- trattamento straordinario di integrazione salariale;
- indennità di mobilità;
- un trattamento di disoccupazione.
Questa possibilità, prevista dall’art. 47, comma 4 del D.Lgs. n. 81/2015, è stata introdotta per favorire la riqualificazione professionale e l’inserimento lavorativo di queste categorie di lavoratori.
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Il profilo di chi può fare l’apprendistato: tutti i requisiti
L’apprendistato è rivolto principalmente ai giovani che si trovano in diverse fasi formative o lavorative. I requisiti variano in base alla tipologia di apprendistato:
- Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale: rivolto ai giovani tra i 15 e i 25 anni compiuti. Questo tipo di contratto è finalizzato al conseguimento di qualifiche professionali attraverso un percorso che integra formazione e lavoro.
- Apprendistato professionalizzante: rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni compiuti. È finalizzato all’apprendimento di un mestiere o al conseguimento di una qualifica professionale. In questo caso, l’apprendistato prevede un percorso formativo che combina istruzione teorica e pratica sul lavoro.
- Apprendistato di alta formazione e ricerca: rivolto ai giovani tra i 18 e i 29 anni compiuti. Questo tipo di apprendistato permette di conseguire titoli di studio universitari e dell’alta formazione, inclusi i dottorati di ricerca e i diplomi degli istituti tecnici superiori. È particolarmente adatto per chi vuole combinare lo studio accademico con l’esperienza lavorativa.
Inoltre, come accennato, l’apprendistato professionalizzante può essere esteso senza limiti di età a determinate categorie di lavoratori in situazione di crisi occupazionale, ampliando così le opportunità di inserimento e riqualificazione nel mercato del lavoro.