L’importo medio mensile delle pensioni con decorrenza nel primo semestre 2024 è stato di 1.197 euro, il lieve calo rispetto ai 1.200 euro del 2023, nonstante gli adeguamenti all’inflazione.
A segnalarlo è l’INPS, attraverso la pubblicazione dei nuovi dati dell’Osservatorio sui flussi di pensionamento.
Il totale delle pensioni erogate finora nel corse del 2024 è stato complessivamente pari a 376.919, con riferimento alle pensioni di vecchiaia, agli assegni sociali, alle pensioni anticipate, a quelle di invalidità e alle pensioni ai superstiti delle gestioni considerate.
L’Osservatorio mette in evidenza come, per tutte le gestioni INPS, si registri un numero inferiore di liquidazioni nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, ad eccezione dei soli Assegni Sociali.
Ecco il dettaglio delle pensioni con decorrenza primo semestre 2024, per tipologia:
- 152.641 vecchiaia,
- 99.707 anticipate,
- 22.730 invalidità,
- 101.841 superstiti.
In termini di gestioni, il FPLD ha totalizzato 167.770 trattamenti, segue la gestione dei dipendenti pubblici con 44.817 pensioni, quella degli artigiani (41.914), commercianti (35.942), parasubordinati (20.798) e coltivatori diretti, coloni e mezzadri (15.897). Gli assegni sociali sono stati 49.781.
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Se nei primi sei mesi del 2024, il rapporto tra le pensioni di invalidità e le pensioni di vecchiaia è diminuito di 3 punti percentuali rispetto al 2023, le pensioni anticipate risultano più basse rispetto a quelle di vecchiaia.
Dall’Osservatorio, infine, si evince che la percentuale delle pensioni femminili presenti un valore inferiore a quello del 2023 su quelle maschili, mentre non ci sono grandi cambiamenti per quanto riguarda il peso percentuale delle pensioni liquidate nel Nord Italia, pari al 48% anche nel primo semestre del 2024.