Sono definitive le misure introdotte dal Decreto Agricoltura (DL 63/2024), convertito nella Legge n. 101/2024 e arricchito di numerose novità. Le disposizioni coinvolgono le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura ma anche numerose aziende ritenute di interesse strategico nazionale.
Ecco le principali novità introdotte dal provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Sospensioni e riduzioni dell’attività
Per il periodo compreso tra l’entrata in vigore della legge di conversione e il 31 dicembre 2024, il trattamento sostitutivo della retribuzione per le intemperie stagionali sarà riconosciuto agli operai agricoli a tempo indeterminato anche in caso di riduzione dell’attività lavorativa per la metà dell’orario giornaliero contrattualmente previsto.
I periodi di trattamento saranno equiparati a periodi lavorativi e non conteggiati ai fini del raggiungimento della durata massima di 90 giornate all’anno per i trattamenti sostitutivi.
Analoga disposizione si applica alle sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa dal primo luglio al 31 dicembre 2024 per eventi oggettivamente non evitabili nelle imprese industriali e artigiane dell’edilizia e affini.
A queste ultime non si applica il contributo addizionale previsto dalla normativa per le domande di integrazione salariale, con benefici riconosciuti nei limiti di 13 milioni di euro.
CIGS per le aree di crisi industriale complessa
Il trattamento di CIGS previsto per le aree di crisi industriale complessa sarà riconosciuto per il 2024 alle imprese operanti nelle aree di Melfi, Potenza e Rionero in Vulture, individuate dai decreti del MIMIT del 17 aprile 2023 e dell’11 settembre 2023.
Le risorse stanziate potranno essere utilizzate anche per finanziare il trattamento di mobilità in deroga per i lavoratori delle medesime aree.
Più controlli sull’Assegno di Inclusione (ADI)
Gli accertamenti sui percettori di ADI verranno ulteriormente rafforzati per prevenire e contrastare il caporalato, lo sfruttamento lavorativo e il lavoro sommerso e irregolare.
I controlli saranno realizzati attraverso l’implementazione dell’interoperabilità delle banche dati degli enti incaricati della vigilanza.
Inoltre, sono previste l’assunzione di 403 nuove risorse per l’INPS e 111 per l’INAIL per incrementare il contingente ispettivo.
Nuovi strumenti di contrasto al caporalato
È stato istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura.
Lo strumento permetterà la condivisione delle informazioni tra amministrazioni statali e regioni per contrastare il lavoro sommerso e sviluppare strategie contro il caporalato, migliorando la qualità del lavoro agricolo e incrementando le capacità di monitoraggio e vigilanza.
Banca dati degli appalti in agricoltura
Presso l’INPS è stata istituita una banca dati degli appalti in agricoltura per rafforzare i controlli sul lavoro e sulla legislazione sociale nel settore. La banca dati sarà accessibile agli ispettori dell’INL, del Comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro, della Guardia di Finanza e dell’INAIL.
Vi saranno iscritte le imprese operanti nella raccolta di prodotti agricoli e attività connesse, che desiderano partecipare a appalti con committenti agricoli.
Un decreto definirà i requisiti per il rilascio dell’attestazione di conformità da parte dell’INPS.
Agevolazioni per le aziende agricole
La legge estende alle aziende agricole nelle zone colpite dalle alluvioni del maggio 2023 la riduzione del 68% dei premi e contributi previdenziali per il periodo dal primo gennaio al 31 dicembre 2024.
Questa agevolazione, già prevista per le imprese agricole in zone svantaggiate, riguarda i datori di lavoro agricoli per il personale dipendente sia a tempo indeterminato che determinato.
Elenco nominativo trimestrale di variazioni
Infine, il provvedimento ha reintrodotto l’istituto dell’elenco nominativo trimestrale di variazioni, che raccoglie i provvedimenti di variazione adottati dall’INPS rispetto alle giornate lavorative risultanti dall’elenco nominativo annuale, basato sulle dichiarazioni dei datori di lavoro.