Il Ministero del Lavoro ha recentemente pubblicato una nuova FAQ sull’Assegno di Inclusione, fornendo dettagli sulle sanzioni previste in caso di mancata partecipazione agli incontri con i servizi sociali e i Centri per l’Impiego.
Le nuove indicazioni mirano a garantire che i beneficiari dell’ADI partecipino attivamente ai percorsi di inclusione sociale e lavorativa.
Il chiarimento, pubblicato il 25 giugno 2024, fornisce infatti il quadro delle conseguenze che tutti i componenti del nucleo beneficiario deve affrontare in caso di inadempienze.
ADI: sanzioni per mancato incontro con i servizi sociali
L’Assegno di Inclusione è un sussidio economico introdotto per supportare le famiglie in difficoltà, con l’obiettivo di incentivare l’inclusione sociale e lavorativa. È dunque destinato a nuclei familiari con specifiche necessità, tra cui disoccupati, persone con disabilità, e altri gruppi vulnerabili.
E come tale tutto il nucleo deve rispettare i vincoli di legge, altrimenti va incontro a sanzioni.
Incontro con i servizi sociali entro 120 giorni
Una volta accolta la domanda di ADI, il nucleo familiare deve incontrare i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD). Le sanzioni variano in base alla situazione:
- Mancata presentazione senza giustificato motivo dopo convocazione: decadenza del beneficio per tutto il nucleo familiare.
- Mancata convocazione: sospensione del beneficio a partire dal mese successivo alla scadenza dei 120 giorni.
Sottoscrizione Patto di Servizio Personalizzato (PSP) entro 60 giorni
I componenti del nucleo attivabili al lavoro devono sottoscrivere il PSP con i Centri per l’Impiego entro 60 giorni. Prima di questo, devono compilare il curriculum vitae e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale Individuale sulla piattaforma SIISL.
- Mancata presentazione entro i 60 giorni: sospensione del beneficio.
Conferma propria posizione ogni 90 giorni
I componenti del nucleo che aderiscono volontariamente a percorsi di attivazione lavorativa devono confermare la propria posizione ogni 90 giorni presso i servizi sociali o gli istituti di patronato.
- Mancata presentazione: sospensione del beneficio per tutto il nucleo familiare.
Esenzioni e particolari situazioni
Alcuni componenti del nucleo sono esentati dall’obbligo di confermare la loro posizione ogni 90 giorni:
- componenti non attivabili al lavoro o ai servizi sociali devono comunque presentarsi ogni 90 giorni, con eccezioni per coloro che hanno più di 60 anni, sono disabili o vittime di violenza di genere inserite in percorsi di protezione;
- nuclei con componenti adulti esenti e minorenni in obbligo scolastico: Un adulto deve sottoscrivere il PaIS e presentarsi ogni 90 giorni per il monitoraggio.
Conseguenze delle sanzioni
Le sanzioni possono portare a sospensioni temporanee o decadenza definitiva del beneficio.
- Sospensione del beneficio: può essere sanata con la comunicazione dell’avvenuta presentazione ai servizi. Il beneficio verrà riattivato con erogazione degli arretrati.
- Decadenza dal beneficio: in caso di mancata presentazione senza giustificato motivo, il beneficio può essere richiesto nuovamente solo dopo sei mesi dalla data del provvedimento di decadenza.
È fondamentale per i nuclei familiari beneficiari rispettare gli obblighi previsti per evitare sanzioni che possano compromettere l’accesso al beneficio.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare tutte le FAQ ufficiale del Ministero del Lavoro.