L’assegnazione delle case popolari avviene tenendo conto di una specifica graduatoria, stabilita da ciascun Comune. Oltre al possesso dei requisiti richiesti, ha un certo peso anche la condizione di invalidità civile, che fa aumentare il punteggio e conseguentemente le chance di abitare in un alloggio a condizioni agevolate.
Per acquisire un punteggio maggiore nelle graduatorie comunali di assegnazione delle case popolari, infatti, è necessario rientrare in una delle seguenti condizioni alternative:
- percentuale di invalidità al 65%;
- presenza nel nucleo familiare di minori invalidi con problemi di deambulazione;
- assistenza da parte di un centro sociale comunale da almeno sei mesi.
Più in generale, sebbene i requisiti per l’accesso alle case popolari possano variare a seconda del Comune, tra i parametri principali sono compresi anche la residenza nel Comune che ha indetto il bando, la mancata proprietà di immobili, l’assenza di procedimenti di sfratto da altre case popolari nel quinquennio precedente o di occupazione abusiva.
=> Quali tipi di invalidità ci sono secondo la Legge 104
Anche l’ISEE rappresenta un parametro analizzato al fine dell’assegnazione, per stabilire il valore del canone di locazione da versare.