Molti beneficiari dell’Assegno di Inclusione stanno ricevendo l’invito a sottoscrivere il PAD e a presentarsi presso il Centro per l’Impiego entro 60 giorni, al fine di non rischiare la sospensione e la successiva perdita del sussidio.
A specificare la procedura è il Ministero del Lavoro, che con la circolare prot. n. 7232 del 21 maggio 2024 spiega le conseguenze per coloro che beneficiano dell’ADI ma anche non si presentano al CPI entro 60 giorni. La sospensione del beneficio può durare fino a 90 giorni ma è seguita dalla definitiva decadenza dal sussidio in caso di inerzia non giustificata.
Il documento del Ministero, in particolare, afferma che il SIISL trasmette ai rispettivi CPI i nominativi dei beneficiari dell’ADI ritenuti attivabili al lavoro, soggetti che vengono informati con la richiesta di presentarsi al CPI.
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Per quanto riguarda le sanzioni previste per la mancata presentazione al CPI, invece, l’ADI sospeso può essere riattivato solo se il SIISL rileva l’attivazione di un nuovo PAD o l’integrazione di un PAD esistente.
In questi casi, il sussidio viene riconosciuto anche per il periodo non fruito compresi gli arretrati.