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INPS: tutte le prestazioni in aumento e quelle in calo

di Anna Fabi

Pubblicato 3 Giugno 2024
Aggiornato 24 Ottobre 2024 07:00

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Incremento nelle entrate contributive INPS e delle prestazioni erogate, a fronte di un calo netto nelle spese per il sostegno del reddito.

Nell’ultimo anno, l’INPS ha registrato un aumento delle entrate contributive di 13.014 milioni, pari al +5,1%. Il settore privato ha avuto  il peso maggiore (con un incremento del 5,7%) assieme ai versamenti degli autonomi (+5,8%), mentre sono aumentati molto meno (+2,9%) nel settore pubblico.

Parasubordinati e liberi professionisti sono stati coloro i quali hanno sopportato in realtà il carico del massimo incremento, con un +6,6%.

Entrate  e uscite INPS: tutti i numeri per attività e prestazione

Gli accertamenti hanno registrato un netto incremento del 14,19%, raggiungendo la cifra di 821 milioni. Nel 2023, l’INPS ha erogato prestazioni istituzionali per 398.063 milioni, con un aumento del +4,6%. Le pensioni hanno raggiunto i 304.145 milioni, con un incremento del +7,4%.

Pensioni private e pubbliche

Le pensioni private e pubbliche hanno mostrato un incremento rispettivamente del +7,4% e del +7,3% rispettivamente, raggiungendo i 215.608 e gli 88.536 milioni (+7,4% e +7,3%).

Sostegno al reddito

Le spese per il sostegno al reddito (trattamenti di disoccupazione, integrazioni salariali bonus, trattamenti di malattia, ecc.) hanno subito un caso del 29,3%, principalmente a causa della diminuzione della spesa per il Bonus 200 euro (Art 32 DL 50/2022) e il Bonus 150 euro (DL 144/2022).

Inoltre, le integrazioni salariali e i trattamenti di malattia sono calati del 24,7%.

La voce più importante di questo capitolo è costituita dai trattamenti di disoccupazione, che sono aumentati del 13,5%. Analogo trend per gli assegni straordinari dei fondi di solidarietà, che hanno raggiunto quota +11,4%.

Inclusione sociale e spese per la famiglia

L’inclusione sociale (assegni e pensioni sociali, prestazioni di invalidità civile, Teddito e Pensione di Cittadinanza, Supporto per la formazione e il Lavoro) ha determinato una spesa di 34.104 milioni (+0,9%), con particolare evidenza per le prestazioni per l’invalidità civile (+5,3%). In forte flessione, di contro, RdC e PdC (-16,8%), oggi aboliti.

La spesa per il SFL è stata pari a 16 milioni, mentre quella per assegni e pensioni sociali ga sfuorato i 6 milioni (+10,7%).

Infine, le prestazioni per la famiglia hanno registrato una crescita del 12,3%, principalmente grazie all’Assegno unico e universale (+42%), erogato per l’intero anno e rivalutato all’inflazione.

Tra le altre uscite di questa voce: Aassegni al nucleo familiare, trattamenti di maternità, assegni di natalità, rette di asili nido e congedi parentali.

Altre prestazioni

Le altre prestazioni, che includono Trattamento di fine servizio (TFS) e di fine rapporto per i dipendenti pubblici, TFR e Fondo di garanzia per i dipendenti privati e prestazioni creditizie e sociali per i dipendenti pubblici, hanno inciso sul bilancio dell’Istituto per 17.559 milioni di euro, con un aumento del 7,1%.