Tratto dallo speciale:

Nuovo riscatto contributi per andare prima in pensione

di Barbara Weisz

30 Maggio 2024 09:15

Online le istruzioni INPS per la domanda del nuovo riscatto dei contributi fino a 5 anni non coperti, ai fini della pensione: ecco i requisiti e i costi.

Pronte le regole applicative sulla nuovo riscatto contributivo fino a un massimo di cinque anni, introdotta dalla Legge di Bilancio nel capitolo di Riforma Pensioni, applicabile esclusivamene nel biennio 2024-2025 in via sperimentale.

Le istruzioni applicative contenute nella circolare INPS 69/2024. Vediamole in dettaglio.

Pace contributiva: come riscattare 5 anni per la pensione

La normativa di riferimento per la cosiddetta pace contributiva sono i commi da 126 a 130 della legge 213/2023, ossia la Manovra economica per il 2024.

Possono presentare domanda coloro che hanno almeno un mese di contributi versati e ricadono nel sistema di calcolo contributivo della pensione.

I cinque anni da riscattare si calcolano senza tener conto di eventuali altri periodi di riscatto precedenti. Quindi, per esempio, chi ha già utilizzato la precedente possibilità di riscatto prevista dalla legge 4/2019, può presentare domanda per riscattare altri cinque anni.

L’importante è che il periodo che si riscatta non sia coperto da altri versamenti previdenziali, in qualsiasi gestione.

=> Pace contributiva dopo il riscatto agevolato?

Quali anni di possono riscattare

Il nuovo strumento prevede la possibilità di riscattare un periodo fino a cinque anni, anche non continuativi, che devono essere compresi tra il 31 dicembre 1995 e il 1° gennaio 2024 e riguardare periodi  tra l’anno del primo contributo accreditato e quello dell’ultimo.

Ne consegue che il periodo oggetto di riscatto, o parte di esso, può essere anche anteriore alla data del primo contributo o successivo a quella dell’ultimo, purché riferito al medesimo anno del contributo iniziale o finale e sempre che sia compreso nell’intervallo temporale dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2023.

Esempio: se il primo contributo è stato versato nel marzo del 2015 si può riscattare l’intero anno 2015, così come se l’ultimo contributo è stato versato nel febbraio del 2023 si può valorizzare ai fini pensionistici l’intero 2023.

=> Riscatto contributivo per la pensione: formule a confronto

Come si calcola l’onere di riscatto

Si tratta di un istituto a pagamento, quindi bisogna versare il classico onere di riscatto calcolato con il meccanismo “a percentuale” previsto del dlgs 184/1997  previsto dall’articolo 2, comma 5, del decreto legislativo 184/1997.

Significa che si tiene conto come imponibile dell’ultima retribuzione lorda annua percepita al momento della richiesta, moltiplicato per una specifica aliquota in base alla propria gestione di appartenenza (ad esempio, per i dipendenti privati si utilizza l’aliquota IVS del 33%, per i disoccupati si considera il minimale INPS per artigiani e commercianti, pari a 18.415 euro per il 2024).

Il calcolo del costo del riscatto contributivo, quindi, è sostanzialmente analogo a quello del riscatto ordinario della laurea, che applica il medesimo meccanismo (a differenza del riscatto agevolato della laurea).

=> CALCOLO COSTI RISCATTO CONTRIBUTI

L’onere di riscatto può essere versato in un’unica soluzione o in un massimo di 120 rate mensili da minimo 30 euro, senza interessi. La rateizzazione non è però consentita se i contributi riscattati sono necessari per la liquidazione immediata della pensione, nel qual caso si versa in un’unica soluzione.

Per i lavoratori del settore privato può essere il datore di lavoro a sostenere l’onere per il riscatto tramite eventuali premi di produzione. In tutti i casi, l’onere di riscatto è fiscalmente deducibile da chi lo sostiene e, in caso di interruzione dei pagamenti, sarà accreditato un periodo contributivo corrispondente all’importo versato.

Chi può chiedere la pace contributiva

Possono accedere al nuovo riscatto dei contributi fino a 5 anni scoperti da versamenti i lavoratori iscritti a una delle gestione INPS, senza anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, e che non siano già titolari di pensione diretta.

Sono escluse le casse per i liberi professionisti, gli ordinamenti previdenziali di Stati esteri o i Fondi di previdenza dell’Unione europea.

Come si presenta la domanda 2024-2025

La domanda di riscatto può essere presentata fino al 31 dicembre 2025 via web, oppure tramite contact center multicanale (da telefono fisso numero verde gratuito 803 164 o da telefono cellulare numero 06 164164).

Alla procedura online sul portale INPS si accede seguendo il seguente percorso:

“Pensione e Previdenza” > “Ricongiunzioni e riscatti” > Area tematica “Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa” > “Riscatti”.

La domanda può essere presentata dal diretto interessato ma anche dai suoi superstiti oppure da parenti e affini entro il secondo grado previo suo consenso. Le domande da parte del datore di lavoro devono invece essere presentate utilizzando il modello AP135.

Tutte le ulteriori regole e istruzioni applicative contenute nella circolare INPS 69/2024.