Il Ministero del Lavoro ha esteso il programma GOL (Garanzia Occupazione Giovani) ai beneficiari dei nuovi ammortizzatori sociali Assegno di Inclusione (ADI) e Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), sostitutivi del Reddito di Cittadinanza.
Inoltre, ne ha aggiornato la disciplina coinvolgendo gli enti del Terzo Settore nello sviluppo dei percorsi di lavoro e inclusione e potenziando gli strumenti per lo sviluppo delle competenze.
Vediamo in dettaglio cosa prevede il nuovo decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in G.U. n. 120 del 24 maggio 2024.
Come funziona il programma GOL
Il programma GOL, di cui è titolare il Ministero del Lavoro, da alcuni anni eroga un’offerta di servizi per il lavoro che si rivolge anche ai beneficiari di ammortizzatori sociali e strumenti di sostegno al reddito, con l’obiettivo di riqualificarli e favorirne il reinserimento nel mercato.
La platea dei beneficiari coinvolge pertanto i lavoratori in cassa integrazione (in costanza di rapporto di lavoro o a zero ore), i disoccupati che fruiscono di strumenti di welfare come la NASPI, nonché giovani Neet under 30 e inoccupati, donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi (55 anni e oltre), disoccupati da almeno 6 mesi, lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne, anche non in condizioni fragilità), autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi.
GOL prevede percorsi che partono da una profilazione quantitativa e qualitativa della persona, e possono poi proseguire con diverse azioni che vanno dall’aggiornamento alla formazione al reinserimento lavorativo.
Nella pratica, è attuato dalle Regioni e dalle Province autonome sulla base di Piani regionali (Par). Per partecipare bisogna rivolgersi ai servizi per il lavoro regionali.
Dopo la riorganizzazione del Ministero del Lavoro avvenuta quest’anno 2024, le precedenti competenze ANPAL sono passate al ministero stesso: coordinamento e monitoraggio del programma, vigilanza sull’attuazione degli interventi. ecc.
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La riforma GOL nel PNRR
Il programma è inserito come azione di riforma nel PNRR (Missione 5, Componente 1) per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro, con uno stanziamento di 4,4 miliardi di euro.
Entro il 2025 dovrà coinvolgere 3 milioni di beneficiari, di cui 800.000 in attività formative, 300.000 delle quali relative alle competenze digitali. La sua attuazione è connessa alla riforma dei centri per l’impiego e al Piano nazionale nuove competenze.
Le novità 2024 per fragili e disoccupati
L’aggiornamento 2024 del programma GOL recepisce le novità previste con il passaggio dal Reddito di Cittadinanza all’Assegno di inclusione e al Supporto per la Formazione e il Lavoro, formalizzandone l’inserimento dei percettori fra i beneficiari. Peraltro, era già previsto che i beneficiari del SFL potessero accedere agli strumenti del programma GOL.
Il decreto comprende poi una disposizione mirata allo sviluppo delle competenze, valorizzando il ruolo della formazione professionale nell’incremento delle possibilità di reinserimento occupazionale. L’investimento viene previsto per gli iscritti più vicini al mercato del lavoro, con percorsi di breve durata e che abbiano come esito un’attestazione di competenze in coerenza con gli standard definiti dalla circolare ANPAL 5 agosto 2022.
Infine, nello sviluppo dei percorsi di lavoro e inclusione, è previsto che possano svolgere un ruolo gli enti del Terzo Settore quali organismi in grado di prendere in carico beneficiari con bisogni complessi avvicinandoli al mercato del lavoro.
Tutte le novità sono contenute nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 maggio 2024.