L’introduzione di una leva universale obbligatoria per i giovani potrebbe diventare realtà. È in fase di elaborazione finale, infatti, un progetto di legge per l’istituzione di un servizio di comunità della durata di sei mesi gestito su base regionale.
Portavoce dell’iniziativa dell’Esecutivo Meloni è il vicepremier Matteo Salvini, che ha rilasciato alcune anticipazioni in occasione della recente adunata degli Alpini. Per il leader leghista, il ritorno (rivisitato) della ex naia – da svolgere nei pressi della propria residenza – rappresenterebbe una concreta forma di educazione civica e coinvolgerebbe i giovani in attività di protezione civile, pronto soccorso o tutela boschiva.
Some specificato dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, invece, un servizio civile obbligatorio non potrebbe mai riguardare le forze armate, il cui ruolo primario è quello di difendere le istituzioni e garantire la pace.
Parere del tutto contrario, invece, arriva da Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati:
Siamo contrari alla reintroduzione del servizio di leva militare obbligatoria, che non è e non potrà mai essere uno strumento per educare i giovani.
L’attuale situazione geopolitica, prosegue Lupi, ci deve tuttavia far riflettere su un obiettiva carenza condivisa a livello europeo.